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Decima Musa / Monsieur Lazhard / Un film di Filippe Falardeau

Creato il 12 settembre 2012 da Marianna06

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Con l’arrivo delle giornate autunnali il "cinema” potrebbe essere una soluzione ad hoc,specie nelle domeniche tutto "calcio tv", marmocchi urlanti e triti e ritriti telefilm, per chi volesse sfuggire ( ma con intelligenza ) al solito”soffocante” programma familiare.

Madri di famiglia e nonne incluse, invitate ad uscire anch’esse (e più degli altri) dalla forzosa “apnea” della tribù.

E una modesta proposta, che al momento mi sovviene, può essere,non appena raggiungerà anche le sale cinematografiche della vostra città, proprio “Monsieur Lazhar” di Filippe Falardeau , un lavoro cinematografico delizioso per la delicatezza dei temi e della stessa conduzione, a dimostrazione di una attualissima e prorompente vitalità del cinema canadese di lingua francese, a dispetto d’ogni possibile o eventuale crisi.

La storia è ambientata in una innevatissima Montréal (siamo in pieno inverno) in una scuola elementare cittadina.

Mentre all’esterno la vita  della città persegue ignara di uomini e cose i suoi soliti ritmi, in una scuola, come dicevo elementare,già nelle primissime ore del mattino,si è consumata una terribile tragedia che coinvolgerà ovviamente gli alunni,  i quali difficilmente avrebbero dimenticato,se non fosse stato proprio grazie a monsieur  Lazhard.

Ma chi è monsieur Lazhard e cosa è accaduto in quella scuola?

Ebbene una giovane e soprattutto fragile( è proprio il caso di dirlo) insegnante di francese si toglie la vita nei locali della scuola, impiccandosi, e la tragica scoperta  è  fatta da un suo alunno.

Monsieur Lazhard,un uomo di mezza età,un profugo che arrivain Canada dalla tormentata Algeria degli anni ’90, si propone di sostituire la maestrina  quale supplente.

E viene accettato dalle autorità scolatiche.

Non è un vero e proprio insegnante ma il suo bagaglio esperienziale di vita consentirà a lui, proprio perché intriso di notevoli sofferenze, di quelle autentiche che ti rodono, tuo malgrado, la carne viva, perché riguardano te, la tua famiglia e il tuo Paese, di aiutare l’alunno, quello che ha visto tutto, ad uscire dal fortissimo turbamento psicologico in cui è piombato.

E con lui gli altri ragazzini e le altre ragazzine della classe.

Compito certo non facile  che tuttavia avrà il suo lieto fine.

Un bel film giocato sull’essenzialità della storia .Impegnato nel “gioco”  sottile delle differenti psicologie,tanto dell’uomo che del bambino (e degli altri bambini).

E ,in controluce ma non troppo tutta la complessità del nostro mondo,che irrompe, quello d’oggi  e, sull’onda del ricordo, quello di ieri.

E gli impatti, gli strascichi e le ripercussioni , cui  è , sempre e comunque, difficile sottrarsi.

  

   Marianna Micheluzzi (Ukundimana)  

  


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