Decoder Quartet live nella Torre Sabauda per “Tramonti di Musica”, 8 agosto, Calasetta

Creato il 06 agosto 2013 da Alessiamocci

Sarà giovedì 8 agosto 2013, alle ore 20:00, la seconda tappa del progetto itinerante di musica jazz  del sassofonista Enzo Favata. “Tramonti di Musica” propone, infatti, ben sedici date di concerti live durante gli splendidi tramonti della Sardegna.

I Decoder Quartet si spostano da Badesi a Calasetta per un nuovo tramonto e per una nuova performance.  Il quartetto “Decoder Quartet”, un progetto di musica elettronica con alcuni dei musicisti con cui il sassofonista Enzo Favata collabora da molti anni: Marcello Peghin alle chitarre, Danilo Gallo al basso elettrico, U.T. Gandhi alla batteria.

Il gruppo si è già fatto apprezzare all’estero, in particolare la scorsa estate al Festival Jazz di Edimburgo.

È anche il gruppo che ha lavorato alla colona sonora del grande spettacolo multimediale “The Secret Life of Parks”  che Enzo Favata ha creato per i parchi naturali della Sardegna e della Corsica. Un lavoro che ha richiesto molti mesi, sia per la produzione delle immagini che delle musiche originali, composte dal quartetto a partire  dalla suggestione delle immagini.

Il sound è un tessuto sonoro tra l’acustico e l’elettronico, tra il jazz contemporaneo ed il rock psichedelico anni Settanta dei Pink Floyd. Lo spettacolo è un incontro tra cinema visionario e video arte, una gigantesca proiezione con un estensione di 200 gradi.

Calasetta è un comune situato nell’Isola di Sant’Antioco e comune onorario della provincia di Genova. La derivazione del nome è indubbio in quanto ha due denominazioni antiche: una in ligure tabarchino “Câdesédda” ed uno in lingua sarda “Cal ’e Sèda”.

Sedda, in sardo, significa sella di cavallo: esaminata la configurazione del territorio si può dire che posta la zona della torre quale punto più alto del paese (di una sella) i lati discendenti (della stessa possono essere) quelli verso il porticciolo e la zona attigua alla spiaggia sotto torre come lati tali da raffigurare una sella di cavallo da cui forse il nome del paese. Alcuni attribuiscono, invece, l’origine a “Cala della seta”, per via della “seta di mare”, ovvero il bisso.

Sono invitati tutti gli amanti del jazz e della natura, non ci sarà alcun biglietto d’ingresso, ma ci sarà la possibilità di navigare fra le onde di una musica un po’ particolare ed avanguardistica mentre il Sole  si colore di rosa ed arancio.

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