Dopo il voto positivo del Senato, arrivato lo scorso 24 settembre, oggi la Camera lo ha approvato con 323 voti favorevoli e 17 contrari, solo quelli della Lega. Il M5S si è astenuto.
“Sono molto orgoglioso per l’approvazione, a larga maggioranza, del dl Cultura alla Camera – ha commentato soddisfatto il ministro dei Beni e delle attività culturali, Massimo Bray – Credo che tutto il Parlamento abbia voluto dare un segnale di cambiamento alle politiche culturali del nostro Paese”. Un provvedimento, a detta del ministro, che punta su cultura e turismo riconoscendo in esse “due leve principali per far crescere il Paese. Un segnale che lascia ben sperare”.
La Camera,
al fine di promuovere il massimo coinvolgimento possibile dei lavoratori e delle loro rappresentanze nell’attuazione dell’articolo 11 del provvedimento e la miglior tutela dei lavoratori delle fondazioni lirico-sinfoniche interessati dalle norme del provvedimento,
impegna il Governo:
nell’applicazione dell’articolo 11 del presente decreto a sviluppare un proficuo coinvolgimento delle parti sociali e:
a valutare l’effettiva necessità di una riduzione della dotazione organica del personale di cui al comma 1, lettera c), e, solo se necessaria, accertarsi che non sia direttamente connessa con la produzione e la realizzazione di spettacoli;
a verificare le disponibilità all’uscita del personale in forza in possesso dei requisiti per l’accesso alla pensione ed eventualmente favorirne l’accesso;
sviluppare, laddove possibile, accordi per il trasferimento del rapporto di lavoro anche attraverso l’utilizzo dello strumento del distacco o comando;
impegna inoltre il Governo a promuovere la triennalità nella quantificazione della quota del Fondo unico per lo spettacolo destinata alle fondazioni lirico-sinfoniche, onde favorire una miglior programmazione economica delle fondazioni stesse.
9/1628/7.Carocci, Coscia, Rampi, Malisani, Blazina, Bonafè, Bossa, Coccia, D’Ottavio, Ghizzoni, La Marca, Malpezzi, Malisani, Narduolo, Orfini, Pes, Piccoli Nardelli, Raciti, Rocchi, Zampa, Manzi.