Ancora quel giorno di maggio
lo rivedo intorno e lo tengo stretto.
Come se fosse sempre quel giorno.
Tutti gli attimi che sono seguiti
non si sono mai persi
tra i tanti vortici
e le tante pagine sbattute dal vento.
In ogni ora dal Si di maggio
è stato come vestire la propria pelle
col manto delle stagioni
e delle tante vere ragioni.
Lei con gli occhi malinconici
e con il cuore sempre aperto
non ha mai preteso sogni faraonici.
Solo aliti perfetti
e un tatto dolce in versi
come il sempre sorgere
di una primavera.