Salvatore Viola, il decano dei Miliziani di Stampace scomparso di recente, di scorta a Sant’Efisio per mezzo secolo.
Al rientro Caracollante sopra il suo grigio guida della munita scorta per il Santo. Un cenno a scendere che si deve, per il rispetto di poter entrare.
Si dischiudono le porte, all’onore militare di varcare la soglia ancora in sella.
In processione devoto, composto innanzi la compagnia come in rassegna, con riverenza inchina sa berrita scarlatta.
Battono cadenzati i ferri, sul selciato antico di Stampace mentre il bianco di quel docile manto sfuma col vermiglio della sua giubba. Ora avvolto nel silenzio di quell’azzurro cielo .
Alla partenza come al rientro, rosso arancio è la schiera di baio sauri e morelli. Volgono lo sguardo come al saluto, sopra le guglie ben’auguranti ora accoglienti di Sant’Anna, quando già calano le tenebre ed il voto sta per sciogliersi.
Giunge come alla meta l’ordine di smontare. S’inchina al suo fianco, la candida chioma della fedele cavalcatura . Per servigio e devozione, ancora in marcia lo stendardo, sventola nel suo indelebile ricordo.
Cagliari Stampace, 6 ottobre 2014
(Mario Salis)