Carissimi lettori, anche in questa Urbe canicolare che potreste cuocere un uovo sull'asfalto della tangenziale est (e anche mangiarlo, se vi va di contrarre il colera), i miei concittadini non rinunciano ad essere se stessi, muovendomisi intorno come schegge impazzite e moleste, tanto da indurmi a credere che certuni si alzino la mattina dal letto al solo scopo di attirare la mia attenzione ed essere denigrati in questo blog.
Una volta sognavo che, raggiunta la pensione, avrei mollato l'Urbe e mi sarei rifugiata in una villetta sparsa tra le colline senesi, ove avrei tenuto un blog che parlava di gare tra mucche chianine e peso di maiali da fiera; oggi so che la felicità si ottiene perseguendo obiettivi raggiungibili, per cui è inutile che fantastico sulla pensione. Il pensiero di essere intrappolata qui per sempre mi sta deprimendo oltre ogni dire e finalmente ho capito perchè sono circondata da gente pazza che sembra volerti infettare di cattiveria e frustrazione: gli altri lo avevano capito prima di me.
I miei concittadini sanno da anni quello che io, ingenua idealista, mi rifiutavo di accettare: quest'Urbe è una trappola per topi, nessuno può uscire, nessuno può andarsene, nessuno sarà nominato e liberato, il reality andrà in onda fino a che morte non ci separi dal romanico suolo..
Cazzo
Siamo chiusi dentro
Le uscite sono solo provvisorie, ventate di libertà che soffiano al massimo per due settimane all'anno ma la verità è che il Truman Show va avanti a vita e ci attendono inverni alluvionati, estati afose, buche profondissime, traffico scoppiante, mancanze di parcheggio e lunghe, lunghissime file alla posta, per tutti gli anni in cui ce la faremo ancora a consumare la corrente elettrica. Gomito a gomito, fianco a fianco, inseparabili, il coatto e l'avvocato, il dottore e la parrucchiera, la Punzy e i SUV, tutti insieme appassionatamente in fila sul raccordo all'ora di punta.
Non c'e da stare allegri davvero
Viene voglia di eliminare il prossimo tuo il più presto possibile, in modo da risolvere almeno il problema del parcheggio.
Homo homini lupis, ci odiamo e tentiamo di ucciderci con rabbia e determinazione; signori concittadini, io dico che questo non è modo di risolvere la questione
La cosa non fa piacere nemmeno a me, un'altra giornata di afa e uccido il primo che mi chiede indicazioni per strada.
Ma noi siamo esseri umani, signori, non animali. Noi pensiamo e il pensiero vuol dire libertà, vuole dire civiltà, evoluzione
Per cui, risolviamo la cosa da persona civili e mature.
Siamo troppi e non ci sopportiamo per cui alcuni di noi devono andarsene, al fine di concedere a chi rimane di avere dei preziosi centimetri di spazio in più
Dunque: le seguenti categorie di cittadini improducenti e molesti si rechino per cortesia a Piazza Venezia, salgano al famigerato balcone e si buttino di sotto per sfracellarsi, grazie:
- le due tipe del calippo e la birra
- Tutti i coatti che le trovano simpatiche (e qui la decimiamo l'Urbe eh)
- Tutte le persone che gettano rifiuti ingombranti per strada
- Tutte le persone che gettano rifiuti ingombranti nel secchione della carta, coprendoli col giornale così secondo loro il netturbino non si accorge che sta caricando sul camion un frigorifero
- Tutte le persone lente ed ingombranti (tipo quelle che si fermano in mezzo alla strada, sulle strisce pedonali a rovistare nella borsa e se le clacsoni dicono: ma stò a cercà le chiavi)
- Tutti i possessori di SUV (senza le vostre dannate macchine in giro abbasseremo il livello di ozono e ricaviamo tre parcheggi per ogni elefante urbano bruciato dopo la vostra morte)
Bene, al momento può bastare; vediamo come va poi magari faccamo sfracellare pure le massaie che non rispettano la fila e gli anziani urbani che gironzolano intorno ai cantieri
grazie a tutti per la collaborazione
Buon volo