La dura vita dei gamer poppanti
È a questo punto che la ragazza ha avuto un colpo di genio: per risolvere la fastidiosa situazione ha avvertito le loro mamme, che si sono scusate pubblicamente con lei per il comportamento dei figli. Una è arrivata a chiamare il proprio pargolo "merdina". Insomma, che l'arma di distruzione di massa contro i troll su internet non sia la moderazione, ma la mamma? E inoltre: questa storia avvalora la tesi che dietro a ogni troll c'è un bambino problematico che non ha ricevuto abbastanza schiaffi sulle chiappe (metaforicamente parlando)? Chi può dirlo. Intanto è bello sapere che i vecchi metodi sono sempre i più efficaci, anche all'epoca della società 2.0.
Fonte: The Guardian
Sometimes young boys on Facebook send me rape threats, so I've started telling their mothers. pic.twitter.com/0Cbs81eXiE
— Alanah Pearce (@Charalanahzard) 28 Novembre 2014