Del casino tra Italia e India/2

Creato il 22 marzo 2013 da Fabio1983
Sul caso dei marò, prima trattenuti poi rispediti al mittente come pacchi postali, pare esserci molta confusione. Facciamo un passo indietro, però. Le immagini di Frattini – all'epoca ministro degli Esteri – intervistato in montagna a consumare la sua settimana bianca mentre nel mondo accadeva di tutto e di più (spesso gli ha detto pure sfiga, ammettiamolo), fecero quasi tirare un sospiro di sollievo quando alla Farnesina andò Giulio Terzi di Sant'Agata, stimato diplomatico e ambasciatore italiano. Ecco, il caso dei marò Latorre e Girone, fa quasi rimpiangere quei momenti. Bisogna essere onesti. Il punto è che con una mossa a dir poco azzardata – non rispettando la parola data alle autorità indiane – si è rischiato di compromettere il lavorio di un anno. Che da una posizione di forza, tutto sommato, poteva passare ad una posizione, la nostra sempre, estremamente debole. Prestando il fianco a quanti, pur di attaccare il governo tecnico (che da salvatore della patria sta concludendo logorato da strategie politiche discutibili la propria esperienza) stanno “martirizzando” due militari – ai quali spetta il trattamento migliore possibile, sia chiaro – nella prolungata amnesia di due persone rimaste uccise. A febbraio dell'anno scorso.

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