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Del Grosso, vicepres. Comitato Media e Minori: «Tv e ragazzi, serve più attenzione alle famiglie»

Creato il 14 novembre 2013 da Nicoladki @NicolaRaiano

Del Grosso, vicepres. Comitato Media e Minori: «Tv e ragazzi, serve più attenzione alle famiglie» (Avvenire) Un appello alle emittenti per col­laborare con il Comitato Media e Minori nel nome della tutela dei ragazzi davanti al piccolo schermo. È quello che lancia Remigio Del Gros­so, appena nominato vice presidente vicario dell’organismo che da ieri ha i­niziato a passare al vaglio i due anni di segnalazioni arretrate giunte da asso­ciazioni e famiglie. «Le reti che hanno sottoscritto il Codice di autoregola­mentazione – spiega il membro del Co­mitato e rappresentante del consiglio nazionale utenti – lo hanno fatto im­molandosi sull’altare dell’audience. Per­ché hanno preferito sacrificare qualche punto di share, piuttosto che offendere la sensibilità dei telespettatori più gio­vani. Ma c’è di più. Le emittenti si sono anche obbligate, in caso di violazione accertata e sanzionata, a comunicarlo nei tg di maggior ascolto. È ovvio che anche questa ulteriore 'punizione' in­tacca in qualche modo la loro immagi­ne nei confronti delle famiglie italiane».
Però c’è chi punta i piedi. «Tutto ciò non avviene per il monopolista pay satelli­tare Sky – dichiara Del Grosso – presente con un canale anche sul digitale terre­stre che non di rado offre una pro­grammazione che lascia a desiderare dal punto di visto della tutela dei mi­nori. E gli accertamenti delle infrazioni di Sky riscontrate dal Comitato si sono tradotti in numerosi ricorsi del gruppo davanti al Tar».
Il vice presidente va oltre. «In un Paese civile le emittenti dovrebbero fare la fi­la di fronte al Comitato per sottoscrive­re il codice e, magari in sede di consun­tivo annuale, cercare di appuntarsi sul petto la medaglietta della tv che ha of­ferto i programmi migliori e che ha cer­cato di salvaguardare la sensibilità dei ragazzi. Invece nel panorama italiano si vanno affermando nuovi gruppi televi­sivi, come Viacom e Discovery, la cui programmazione è spes­so indirizzata proprio a un pub­blico giovanile e che ancora non hanno sottoscritto il testo di autoregolamentazione».
Infine Del Grosso guarda al­l’Authority per le comunica­zioni. «Il Comitato dovrà in­staurare un corretto rapporto con l’Agcom e far dimenticare la querelle che aveva portato l’ex presi­dente Franco Mugerli ad affermare che 'alcuni provvedimenti adottati dal­­l’Autorità mettono a rischio la tutela dei minori nella programmazione televi­siva' e il presidente dell’Aiart, Luca Borgomeo, a lamentarsi che le istitu­zioni 'sono attente soltanto alle esi­genze delle emittenti'».
Giacomo Gambassi per "Avvenire"


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