Ero lì felice e beata che seguivo la mia solita programmazione, quando salgo su twitter a perdere tempo e vedo un trend BELLISSIMO: #BoycottGameOfThrones.
Come mai? mi sono chiesta. Di nuovo? Chi si è sconvolto stavolta per un paio di tette? Il Moige? L'ACR?
Peggio.
LE FEMMINISTE.
Andiamo con calma.
Io non sono femminista. Perché non sono -ISTA di niente. Non credo che le donne siano superiori, credo che le donne siano pari pari gli uomini. Alcune grandiose, alcune mediocri e alcune proprio di merda. Però ho una naturale e banalotta ostilità verso tutto ciò che è pregiudizio, clichè, rappresentazione delle femminucce mongoline.
E fin qui ci siamo.
Cosa è successo in Game of Thrones?
Hanno violentato Sansa Stark.
Cioè, hanno, è stato quel cane maledetto di un Roose Bolton. La loro prima notte di nozze. Come se le quattro stagioni precedenti ancora non ci avessero insegnato a NON sposarci. E come se la povera creatura non fosse già stata schiaffeggiata su e giù per le disgrazie come Loki sbatacchiato da Hulk.
E tutti incazzati, shockati, occesssù l'han violentata, orrore e sgomento. E io, che non sono certo una cima, mi chiedo dove stia il problema. Chiariamo, io sono una che può vedere anche persone scuoiate (oh, ciao Laugier, ti ricordo sempre con affetto) e non fa una piega ma mostratemi uno stupro e sto male per giorni. Sempre se riesco a vederlo (e di solito non riesco).
Eppure, il vedere una scena (peraltro, in modo assai inusuale per la serie di cui parliamo, non è mai mostrato platealmente, ma solo lasciato intuire) di stupro non mi colpisce come donna. Mi colpisce come persona, ma non nel mio essere femmina.
Mi colpirebbe molto di più se non se ne vedessero MAI.
Esistono, ci sono donne che se ne sono vittime, è giusto parlarne. Nasconderli sarebbe controproducente. E' un gesto terribile, impossibile da narrare. Il solo pensiero mi impedisce di trascorrere una notte serena. Ma gli stupri avvengono, e la realtà va affrontata in ogni suo aspetto.
Certo, non sto nemmeno a parlare della concezione di violenza sulle donne nel Medioevo, le scuole dell'obbligo le avrete fatte anche voi.
Parliamo allora del motivo per cui ogni femminista che si rispetti dovrebbe eleggere Game Of Thrones sua personale serie del cuore:
Arya Stark.
La mia piccolina. Ne vado pazza. Quanto di più opposto alla damina convenzionale di corte, ha amato combattere da sempre. Determinata, testarda, con una volontà di ferro, impavida. Uno sguardo fiero sul mondo. Legata alla famiglia ma indipendente. Potente, guidata solo dall'odio. Spero che abbia trovato la sua strada.
Brienne of Tarth.
Praticamente Arya da grande. Talmente convinta dei propri desideri da convincere l'ostile padre a educarla come un guerriero e non come la lady che lui avrebbe voluto. La cosa che apprezzo di più di lei è il suo non essere omosessuale. Non fraintendetemi, chiaramente non sono omofobica. Però sarebbe stato molto, molto facile creare un personaggio femminile di questo tipo e farla lesbica. O peggio, asessuata. Invece no. Lei maneggia con le spade, ha dimestichezza con la morte, è un cavaliere, ma ama un uomo. Di un sentimento così puro, intoccabile, che vederla parlare di Renly dopo puntate dalla dipartita di lui è ancora di una tristezza incredibile.
Cercei Lannister
Na zoccola infame senza ritegno priva di ogni pudore, alcolizzata, fetente, ma con due palle sotto così.
Alla regina madre il carattere non manca, e nonostante il suo essere un personaggio così negativo, è una madre come tante: disposta a tutto per i figli.
Lady Olenna
UNA BOMBA.
Divertente, intelligente, sarcastica.
La nonna che vorrei.
Catelyn Stark
Il personaggio più umano. Forse non la personalità più prorompente, ma uno dei character più umani. Costretta a sposare un uomo che non conosceva ma che ha imparato ad amare, madre devota. Ma anche consigliere in tempo di guerra e figlia presente. L'ho amata nel momento in cui è riuscita ad ammettere la sua colpa dei confronti del giovane Snow, figlio bastardo del marito che non è mai riuscita ad amare davvero. Comprensibile e onesta.
Sansa Stark
Inizialmente la debolina. Poca personalità, poca rilevanza. Un personaggio così ci stava anche. Alla fine della quarta stagione sembra avere iniziato ad assumere un po' di Sviluppina, e adesso I am Sansa Stark from Winterfell. This is my home. And you can't frighten me.
Margaery Tyrell
Tutta la nonna. Scaltra, molto.
Sa che il suo corpo ha un gran potere, soprattutto nei confronti di un giovincello con gli ormoni che gli sudano fuori dai pori. Adoro i suoi dialoghi con Cercei, il perculo.
Danaerys
Ecco no, lei mi sta sulle balle.
Pardon.
Non c'è un personaggio, UNO, che sia una debolina senza personalità. Sono tutte a modo loro donne intense e potenti.
E, evidentemente voi femministe estreme non l'avete notato, Martin gli stupratori li odia. Ogni suo personaggio maschile è perfettamente studiato in modo che il suo essere 'positivo' o 'negativo' sia determinato anche dal suo modo di trattare le donne.
Guardate Jeoffrey, che messo per la prima volta a contatto con delle prostitute le costringe a farsi del male. O Roose Bolton, appunto, che alla prima notte di nozze violenta la moglie.
E ammirate come Tyrion, il Mastino, a modo suo anche Jaime, o ancora Drogo non abbiamo MAI sfiorato una donna con scopi violenti. (Certo, Drogo porello era maleducato dai quegli zotici dei suoi compagni, poi col tempo si è fatto placare dalla biondina). Tyrion si è tenuto ben alla larga dal toccare la moglie quando si è trovato maritato ad una ragazzina. Il Mastino non solo ha difeso la stessa mogliettina di Tyrion da un tentativo di violenza, ma ha protetto fino alla morte (NE PARLEREMO, DELLA MORTE DEL MASTINO) la piccola Arya. Jaime ha dimostrato affetto e mentalità aperta nei confronti di Brienne, nonostante il rapporto sia nato con dei gran perculi. L'ha trattata da compagna, da complice, all'altezza della situazione, non come un personaggio inferiore. Come fa il tenero Podrick. I personaggi intelligenti non maltrattano le donne, in Got, è talmente ovvio che Martin non ha mai avuto bisogno di sottolinearlo.
Mica è colpa sua se voi non capite niente.
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