del perchè mi sono svegliata prima dell’alba per correre la 5.30 run

Creato il 30 maggio 2014 da Paola Sereno @paolasereno

Già, perché ieri sono andata a letto con le galline e oggi mi sono svegliata alle 4.30, con i gatti che mi guardavano perplessi? Per correre la 5.30 run, no? Una corsa non competitiva di 5 kilometri che si snoda nel centro di Torino che più centro non si può (Piazza S.Carlo-Via Roma-via Garibaldi-Quadrilatero-Giardini Reali-Corso S.Maurizio-Mole Antonelliana-via Po-via Lagrange-Piazza S.Carlo), nell’ora in cui la gente normale dorme. Prima che la città si svegli, quando le strade sono ancora deserte (anche se gente che si sveglia così presto ce n’è, e non per divertirsi, ve l’assicuro). Quando la giornata non è ancora iniziata, non c’è traffico e i monumenti della città sono avvolti in una luce da cartolina, che li svela a poco a poco. Io ovviamente mi sarei fermata a ogni istante a fare foto con l’iPhone, ma il mio personal trainer-fidanzato me l’ha impedito, stizzito. Ha corso con me, e per lui è stato un sacrificio, e sbuffava quando io, alla salitella che porta alla Mole, volevo camminare! Già, perchè io non sono una runner, non faccio parte di quel mondo di donne con gli addominali definiti e i polpacci che sono fasci di muscoli, le gambe e il viso già abbronzati a giugno e occhi che sprizzano energia. Non sono una di quelle che alla corsa c’è arrivata correndo e se n’è andato correndo, perchè sai, il defaticamento…Però ci sono arrivata e me ne sono andata sulla mia fida bicicletta olandesina, compagna di tante avventure torinesi. E anche se verso la fine non ce la facevo più e mi superava gente di cinquant’anni, sono orgogliosa di questa sveglia prima dell’alba. Perchè ho visto Torino sotto una luce diversa, letteralmente, perchè la gente che corre è sempre bella, perchè è ancora mattina e ho già fatto sport. E soprattutto, perchè alla fine ci hanno dato le ciliegie.


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