Del perchè non posso raccontare di nuovo niente su Villa Metaphora

Creato il 16 novembre 2015 da Hilly89
E niente, non posso raccontare nulla su Villa Metaphora.
Non è il momento.
 Guardo quel tomo spesso come la Bibbia, adagiato sul comodino e mi passa la voglia di leggere. Dopo 8 ore di lavoro, l allenamento in palestra, le faccende domestiche serali, non ho voglia di allenare i polsi con quel librone.
Non me ne voglia il signor De Carlo, la mia è totale ammirazione nei confronti delle sue opere, ma come lui sa i suoi libri non sono letture della buonanotte.
E poi siamo in autunno inoltrato, fuori fa freddo, viene buio freddo, si sentono cigolii sinistri più che onde del mare e cinguettii degli uccelli. Non riesco a immedesimarmi nella lettura di un opera ambientata nel mezzo del mediterraneo.
La mia testa vuole thriller, thriller niente meno che thriller in questi giorni.

E quindi non me ne vogliate, ma ho iniziato ieri questo libro qua:


La trama è questa: 

Ha seguito la sua vittima per giorni. Sa dove vive, dove lavora e dove va a fare la spesa. Non conosce ancora il colore dei suoi occhi o l’espressione che assume quando ha paura. Ma lo scoprirà.

Mia Dennett è figlia di un importante giudice di Chicago, ma ha scelto di condurre una vita semplice, lontana dai quartieri alti e dalla mondanità in cui è cresciuta. Una sera come tante, entra in un bar per incontrare il suo ragazzo ma, all’ennesima buca di lui, Mia si lascia sedurre da un enigmatico sconosciuto dai modi gentili. Colin Thatcher – questo il vero nome del suo affascinante nuovo amico – sembra il tipo ideale con cui concedersi l’avventura di una notte. Peccato che si rivelerà il peggior errore della sua vita: Colin infatti è stato assoldato per rapirla. Ma quando Thatcher, invece di consegnare l’ostaggio, decide di tenere Mia con sé e di nasconderla in un remoto capanno del Minnesota, il piano prende una piega del tutto inaspettata. A Chicago, intanto, la madre di Mia e il detective Gabe Hoffman, incaricato delle indagini, sono disposti a tutto pur di ritrovare la ragazza, ma nessuno può prevedere le conseguenze che un evento tanto traumatico può avere su una famiglia apparentemente perfetta…
Le recensioni sono tutte abbastanza positive, ma vi dirò la mia più avanti.
Per il momento è partito in modo interessante, anche se, purtroppo mi pare anche qua che ci sia un continuo "andirivieni" temporale" che detesto un po'. Ma alla Newton credono che le narrazioni in questo modo servano? Non so, a me mettono solo confusione e mi fanno perdere il segno.
E quindi Villa Metaphora lo spostiamo a data da destinarsi. Mi spiace eh, anche perchè il mio migliore amico si era tanto raccomandato.
E nel frattempo su libraccio.it sto stilando il mio ordine di libri per il mese di dicembre. 
Al momento ho ordinato:
  • L'amica pericolosa
  • La verità di Amelia
  • A occhi aperti di Mario Calabresi
  • Non Fidarti

Se volete consigliarmi qualche bel thriller (soprattutto di annate precendenti) sarò ben contenta di leggerlo.
Domani vi racconterò del tentativo (fallito) di mettere ordine nella libreria.
Passo e chiudo, alla prossima.

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