Anche il ponte di Santa Trìnita, come quella di tutti i ponti di Firenze, ha una storia travagliata, e ricca di aneddoti, che leggo sul mio web-in-tasca.
Fu costruito in legno nel 1252, con il patrocinio della famiglia Frescobaldi, prendendo il nome dalla vicina chiesa della Santa Trìnita, ma crollò dopo pochi anni, nel 1259 sotto il peso della folla che assisteva ad uno spettacolo sull'Arno.
Fu riedificato in pietra, ma cedette sotto la spinta della grande piena del 1333 che risparmiò solo il Ponte alle Grazie.
Finito di riedificare nel 1415, fu nuovamente distrutto da un'alluvione, quella del 1557.
Fu nuovamente ricostruito fra il 1567 e il 1571, in pietra forte di colore bruno giallognolo.
Nel 1608 furono collocate sugli angoli dei due ingressi al ponte, quattro statue allegoriche che raffigurano le quattro stagioni, e celebravano le nozze di Cosimo II con Maria Maddalena d'Austria.
Sul lato che prosegue con via de' Tornabuoni le statue collocate rappresentavano la Primavera e l'Estate, ed erano opera di Giovanni Caccini.
Il ponte fu distrutto dai tedeschi in ritirata il 4 agosto del 1944.
Nel 1952 iniziarono i lavori di ricostruzione, con l'obiettivo di rifarlo "com'era". Il ponte ricostruito fu inaugurato il 16 maggio 1958. Le quattro statue vennero ripescate nell'Arno in quegli anni, ma in un primo momento non venne ritrovata la testa della Primavera. Negli anni sessanta l'antiquario Bellini promise una ricompensa di 5000 dollari per il ritrovamento della testa, che venne trovata dai "renaioli" nel 1961.
La testa scomparsa ha fornito lo spunto per il film Miracolo a Sant'Anna di Spike Lee.