Engels rendeva omaggio al genio di Bachofen, per aver riconosciuto nei miti le figure del diritto materno e del diritto paterno, le loro lotte e i loro rapporti. Ma insinua un rimprovero che cambia tutto: si direbbe veramente che Bachofen ci crede, che crede nei miti, nelle Erinni, in Apollo, in Atena. Lo stesso rimprovero si rivolge ancor più agli psicanalisti: si direbbe che ci credano, al mito, ad Edipo, alla castrazione. Essi rispondono: non si tratta di sapere se ci crediamo noi, ma se l’inconscio stesso ci crede. Ma cos’è questo inconscio ridotto allo stato di credenza? Chi gli inietta la credenza?
L’anti-Edipo. Capitalismo e schizofrenia (PDF)