Ngaio Marsh;
Dame Edith Ngaio Marsh (Christchurch, 23 aprile 1895 – 18 febbraio 1982) è stata una scrittrice e regista teatrale neozelandese, autrice di libri gialli, molto popolare nel mondo anglosassone.
Nel 1966 è stata insignita della medaglia di Dama Comandante (DBE, Dame – Commander of the British Empire).
Nel 1978 viene premiata dai Mystery Writers of America.
Nel 1965 l’autrice ha pubblicato un’autobiografia, Black Beech & Honeydew
Nel 1991 la scrittrice Margaret Lewis ha dato alle stampe una biografia, Ngaio Marsh: A Life, mentre nel 2008 è uscito Ngaio Marsh: Her Life in Crime, di Joanne Drayton.
Serie: #
Edito da: Elliot
Prezzo: 16,00 €
Genere: Thriller Storico, Adult, Giallo, Poliziesco
Pagine: 256 p.
Voto:
Trama:
«Tutti siete sospettati. E tutti mentite e recitate» L’ispettore capo di Scotland Yard, Roderick Alleyn accetta volentieri l’invito a teatro fattogli dall’amico giornalista Nigel Bathgate, aspettandosi di passare una bella serata. Lo spettacolo scorre piacevolmente fino all’ultimo atto, quando uno degli attori, Arthur Surbonadier, viene ucciso, colpito al cuore da un proiettile sparato dalla pistola di scena. Alleyn entra subito in azione e, nell’indagare sulla vita della vittima, scopre che Surbonadier era un tipo poco raccomandabile, ricattatore e seduttore, e che molti nutrivano del rancore nei suoi confronti. Affiancato dal fido assistente, l’ispettore Fox, e dall’amico Nigel, Alleyn dovrà scavare molto a fondo prima di riuscire a scoprire il colpevole. Pubblicato nel 1935, Delitto a teatro è un giallo nella migliore tradizione inglese, percorso da una sottile vena di umorismo. Il ritmo veloce e incalzante conduce senza sosta il lettore fino allo svelamento del mistero, in uno dei migliori capitoli della serie che vede per protagonista l’ispettore Alleyn, ora per la prima volta pubblicato in Italia. Fra gli anni Trenta e Quaranta, Ngaio Marsh è stata – insieme ad Agatha Christie – una delle “Queens of Crime”, vincitrice dei maggiori premi per romanzi gialli e autrice di bestseller che stanno oggi tornando all’attenzione del grande pubblico a livello internazionale.
Incipit: Il 25 maggio Arthur Surbonadier, registrato all’anagrafe come Arthur Simes, andò a trovare lo zio, Jacob Saint, registrato all’anagrafe come Jacob Simes. Prima di darsi agli affari, Jacob aveva fatto l’attore scegliendo Saint quale cognome d’arte, cognome che aveva poi deciso di conservare per il resto della vita e sul quale faceva battute modestamente spiritose («Non sono un santo»), proibendo al nipote di usarlo a sua volta quando anche Arthur aveva cominciato a calcare le scene. «Di attori Saint ne basta uno; chiamati come ti pare ma non mettere le mani su ciò che mi appartiene» gli aveva urlato. «Ti farò debuttare all’Unicorn e ti lascerò i miei soldi… o almeno quasi tutti. Ma ricordati: se sei un attore scadente, non otterrai nessuna parte: gli affari sono affari».
Recensione:
Uno dei lavori più significativi di Edith Ngaio Marsh, grande e conosciutissima scrittrice di detective story inglese, precedentemente pubblicato nella collana Giallo Mondadori, “Delitto a Teatro” è un romanzo veloce, intrigante e molto scorrevole che non potrà che affascinare tutti gli amanti dei romanzi gialli classici.
Ci troviamo in uno dei casi dell’ispettore capo di Scoltland Yard Roderick Alleyn che, convinto di godersi una semplice serata a teatro, si ritroverà ad assistere all’omicidio di uno degli attori dello spettacolo. Ucciso con un colpo della pistola di scena, la morte Arthur Surbonadier decreterà la fine della serata di Alleyn e la sua entrata in scena come ispettore, accompagnato dal fidato ispettore Fox.
L’intrigo è molto ben congeniato e si snoda velocemente fra un colpo e l’altro d’umorismo che rende la lettura ancor più piacevole. Il lettore non si trova a dover “soffrire” troppo nell’attesa di veder svelato il mistero mentre tenta di prevedere i passi successivi dell’ispettore Alleyn nella sua ricerca della verità.
Una lettura interessante ma non troppo adrenalitica che consente, ad un amante del genere, di passare un pomeriggio di appante tranquillità.
Decisamente promossa la copertina: elegante e delicata. Un po’ meno, onestamente, il prezzo che è un tantino altino visto che è possibile reperirlo anche a prezzi un po’ più bassi, non è in edizione cartonata e che non conta neanche 300 pagine.
In definitiva è comunque un libro che piacerà senza dubbio agli amanti del genere.