Dell’eroico Giletti di “cultura” renzista per il sociale: dalle lotte degli operai alla lotta per Fabrizio Corona, su Rai1. E un aforisma gramsciano di Capodanno.

Creato il 27 dicembre 2015 da Rosebudgiornalismo @RosebudGiornali

Ogni mattino, quando mi risveglio ancora sotto la cappa del cielo, sento che per me è capodanno. Perciò odio questi capodanni a scadenza fissa che fanno della vita e dello spirito umano un’azienda commerciale col suo bravo consuntivo, e il suo bilancio e il preventivo per la nuova gestione. Essi fanno perdere il senso della continuità della vita e dello spirito. Si finisce per credere sul serio che tra anno e anno ci sia una soluzione di continuità e che incominci una novella istoria, e si fanno propositi e ci si pente degli spropositi, ecc. ecc. È un torto in genere delle date.

Antonio Gramsci

Serie “Per questo paghiamo il canone?”.