Dell'Importanza di Uscire dal Gruppo

Da Giupy
Quando ho preso una nuova classe questo semestre, ho iniziato la prima lezione chiedendo agli alunni di presentarsi. Una ragazza ha detto di venire da OC, e io ho avuto una reazione (forse un tantinello patetica e un tantinello esagerata) di grande gioia e stupore: OC quello del telefilm con cui sono cresciuta! 
Lo sguardo degli studenti mi ha fatto sentire 1) disadattata 2) molto vecchia
 Per rinfrescarvi la memoria se siete troppo giovani (o vecchi) per ricordare the OC
Per cercare di giustificare la mia grande gioia nel parlare di OC, ho spiegato che "ho imparato tutto quello che so sugli Stati Uniti da telefilm come OC". Certo, credo questo mi abbia fatta sembrare ancora di piu' una mentecatta, pero' effettivamente TUTTI i miei studenti sembrano usciti da OC.
Ma non lo dico in modo particolarmente lusinghiero - il fatto di essere un po' delle copie carbone dei telefilm Americani li rende abbastanza poco interessanti. Proprio come nei telefilm e nei film, sono tutti uguali. Parlano tutti nello stesso modo. Si vestono con la solita divisa (pantaloni di spugna vista cellulite per le ragazze, braghi me-la-sono-fatta-addosso per i ragazzi, maglia con su il bufalo e infradito per entrambi). Quando gli ho chiesto cosa gli piace fare, TUTTI hanno risposto "sciare" (Tranne una che ha detto "suonare jazz e ballare swing dance" ed e' diventata la mia preferita).
Questo loro essere fatti con lo stampino me lo sono spiegata quando gli ho chiesto di analizzare un film a piacere tra una lista di film (si, il mio corso non e' molto difficile). Quasi tutti hanno scelto "Mean Girls", che e' un film che fa ridere anche perche' e' prodotto da Tina Fey, e che parla di un gruppo di ragazze in una high school americana. Il gruppo, detto "Plastics", e' guidato da una cretina bionda che detta regole tipo "Il mercoledi' ci vestiamo tutte di rosa". Molti studenti hanno scritto che il film gli piace perche' "ci si rispecchiavano". Cioe', volete dirmi che Tina Fey fa un film per prendere in giro il bisogno spasmodico di formare dei branchi di decerebrati e voi vi ci riconoscete?
 Queste potrebbero essere le mie studentesse
Considerando la differenza d'eta' tra me e i miei studenti, "Mean Girls" ha significato per loro quello che per me ha significato "Jack Frusciante e' Uscito dal Gruppo". Ok, forse non e' il libro/film migliore del mondo, pero' posso dire con proudness che almeno alle superiori non leggevo storie pseudo erotiche tratte da fan fic di Twilight, deprimenti storie di Pariolini romani o piu' semplicemente Fabio Volo (che poi, nulla contro Fabio Volo, eh...).  Credo che la mia attrazione per "Jack Frusciante" (oltre ai Red Hot Chili Peppers) fosse proprio l'idea di "uscire dal gruppo". Mi ritrovavo nelle storie di questi che facevano le versioni di greco e leggevano libri per darsi un'aria da intellettuali e volevano essere diversi. Ricordo che mi mettevo le calze a righe e mi vestivo solo di viola e parlavo di Giappone perche' volevo essere unica nel mio genere (ok, sono tutte cose che faccio ancora, in piu' ora sono quella strana perche' sono Italiana e ho quest'accento). L'idea  che non bisogna essere uguali agli altri, ma bisogna avere una personalita', distinguersi (e lo dice colei che negli 883 ammirava Mauro Repetto per essersene andato in America. Almeno lui ci ha provato, ad essere originale, non come Max Pezzali che e' rimasto a cantare canzoni tardoadolescenziali di gruppi di bar di provincia finche' non e' diventato calvo e gli e' cresciuta la panza)

 Se non l'avete mai letto/visto, questo clip riassume tutto il film 

Questo fa capire un po' le differenze tra me e i miei studenti: mentre io stavo li a cercare di uscire dal gruppo, loro imparavano a vestirsi tutti uguali. E, in genere, mi sembra che la scuola americana tenda un pochettino all'omologazione: i giocatori di football tutti vestiti uguali, le magliette dell'universita' tutte con lo stesso logo, e cosi' via. Certo, poi a questo si aggiunge che tutti sono bianchi e caucasici.
Recentemente e' venuta una compagna di dottorato ad osservarmi mentre insegnavo come parte di un teaching program per i dottorandi."Noto che non li chiami spesso per nome" mi ha detto"Non li so i loro nomi, sono tutti uguali e si chiamato tutti con nomi unisex con poche vocali, tipo Ryan pronunciato "Rn" e Tyler pronunciato "Tlr". "E poi interagisci soprattutto con ragazze bianche""Ho solo ragazze bianche" ho fatto notare io.Al che lei mi ha contraddetto: "Non e' vero".

Cosi' abbiamo iniziato a parlare di "race" and "ethnicity", che come ho gia' spiegato tutti qui amano molto.

Lei mi chiede in che razza mi identifico
"Bianca" dico io, senza addentrarmi in ulteriori confusioni 
"Ok, ci sono cinque neri nella tua classe" mi ha detto lei, e mi ha indicato chi fossero.
"Ma questa e' asiatica!" ho obiettato io
"Si ma tutti quelli che non sono bianchi sono 'of color'"   (O_O)
"E questi altri sono bianchi"
"No, sono Latini. Sono diversi dai bianchi".
E io ho spiegato che io mi sento piu' vicina ai Latini  sia fisicamente che culturalmente perche' sono un po' come degli Italiani del sud, quindi non li definirei diversi da me.
"I bianchi sono solo quelli che discendono dagli Europei"
"Appunto la maggior parte degli Argentini o similia sono i diretti discendenti degli Spagnoli, non vedi come sono tutti fiesta e paella e siesta?"
"No, comunque non sono Europei abbastanza".

Al che lei mi ha spiegato che per non essere razzista devo prendere coscienza che questi studenti sono in realta' "of color" e farli partecipare di piu' in classe senno' loro da soli, essendo ai margini della societa', non partecipano. 
"Quindi mi stai dicendo che per non essere razzista devo fare delle distinzioni basate sul colore della pelle invece che trattare tutti allo stesso modo?"
"Si"
Benvenuti nell'affirmative action.
Per cui, ho avuto la mia risposta. Pensavo che tutti i miei studenti fossero uguali perche' si vestono allo stesso modo, parlano allo stesso modo e hanno gli stessi hobby, invece alcuni di questi sono diversi dagli altri perche' sono dei "non-bianchi" e io non me n'ero mai accorta. 
Detto cio', l'altra sera in un attacco di nostalgia ho rivisto "Jack Frusciante e' Uscito dal Gruppo" e, tralasciando la retorica delle due Torri e del punk giovanile, Stefano Accorsi che fa Alex e' un po' un Dawson Leery de noialtri: un trentenne che fa la parte di un adolescente che vive in modo frustratissimo il fatto che la tipa non gliela da.