Superare tali barriere porta molti punti ed un bonus piuttosto consistente, tanto che si potrebbe mirare davvero all'obiettivo principe: il Parlamento.
Ma neanche stavolta è andata. Non erano in tanti. Solo qualche migliaio di prescelti, figli naturali dei 300 delle Termopili che tuttavia, non hanno onorato la memoria dei propri avi con il successo ed anzi, piuttosto malconci, se ne sono tornati a casa non appena la fame ed i tram hanno cominciato ciascuno a far sentire il proprio rumore.
Per terrra è rimasto un anziano, un nessuno qualsiasi che ha ricevuto l'ipocrita minuto di silenzio da parte di tutti i giocatori al momento in cui un infarto (pare sia la nuova arma segreta efficientissima in dotazione al nemico [ma chi è oramai il nemico?]) ha deciso di portarselo con sé. Lasciando forse famiglia, o forse no. Sicuramente diventando il Signor Qualcuno per quei cinque minuti che ogni televisione del mondo gli ha dedicato ieri sera, certa di aver offerto così la propria libbra di carne agli spettatori del Colosseo globale ed aver dato significato ad una giornata senza nome.
Qui trovate i dettagli. Mi avevano chiesto un reportage degli avvenimenti. Ma non c'erano avvenimenti. Solo disperazione. E di quella ho raccontato:
http://www.articolo21.org/2012/10/atene-guerriglia-anzi-no-ordinaria-disperazione/