Questo mese sono andato al cinema ben tre volte, un record personale, ovviamente se escludiamo quel periodo in cui al cinema ci lavoravo, ma non penso conti, anche se mi vidi tanti film, a sbafo, e nonostante alcuni di quei film erano proprio brutti ognuno mi lasciava qualcosa dentro al termine della serata, un’emozione, perché si sa come il film visto al cinema abbia una magia propria estranea a quella del film in sé (quando lavoravo al cinema vidi quel film-copia di La finestra sul cortile di Hitchcock, massì, quel film con il ragazzino che recita nei Trasformers, quell’attore dal nome strano che ha il cognome che sembra il suono di una bolla esplosa e che non sembrerebbe adulto neanche se si facesse crescere la barba, cosa che tra l’altro ha provato a fare, ma è venuto fuori che non ha una barba ma solo oasi incontaminate di peli; insomma, vidi quel film che ha il nome simile a quell’altro film di Dario Argento, avendo la memoria ballerina uso il metodo della catena per ricordarmi le cose, cioè per associazioni di idee, il problema è che dimentico la fonte della catena. A esempio dimentico sempre il nome di quel regista bravissimo che ha diretto Frankenstein Junior, lo so che è una leggenda, ma io dimentico sempre il suo nome. Come c’era un periodo in cui scambiavo Orson Welles con Mel Brooks, lo scrittore di Il ritratto di Dorian Gray, poiché hanno i nomi simili mi confondevo e pensavo che Brooks fosse il regista di Quarto potere. Oscar Wilde! Ecco come si chiama il regista di Frankenstein Junior!).
Fosse per me andrei al cinema tutte le settimane, riuscirei sicuramente sempre a trovare qualcosa da vedere, come dicevo, oltre al fatto che i film al cinema sono più belli (infatti trovai Suspiria molto bello, nonostante fosse un plagio di La finestra sul cortile, plagio che non mi ha dato tanto fastidio come ad altri amanti del maestro perché sembra più un omaggio, il plagio è nascosto… Cough Tarantino Cough), anche solo il cinema ha il suo fascino, così rilassante, intimo, dove le persone scoprono a degli sconosciuti i propri gusti cinematografici, quindi scoprono le loro emozioni. Per esempio io ieri sera al cinema ho scoperto a degli sconosciuti il fatto che fondamentalmente e, sia chiaro, in piccole dosi, mi scagazzo sotto nei film paurosi, i così detti horror, e non parlo di quegli horror degli ultimi anni, quei cosi fatti di sangue e tette, no (TI ODIO ROB ZOMBIE), ma parlo dei film di genere veri, o per lo meno quei film che trattano quegli elementi horror della vecchia scuola, e cioè: fantasmi, possessioni, zombie (TI ODIO ROB), creature aliene, e poi, mostri, mutazioni genetiche, e “cose strane”, tipo i film in cui non capisci nulla, magari il protagonista è diventato scemo e vede ombre ovunque (lo so, vi starete chiedendo che diavolo di film vedo, è che mi sono ricordato di quel film in cui il protagonista è uno scrittore e si ritrova in questa cittadina abitata da gente strana, bellissimo film, da quel che ricordo, molto confuso, che tiene la tensione, non ho la più pallida idea di quale sia il titolo, e niente, poiché, sempre da quel che ricordo, non vi era nessuno degli elementi che ho elencato, mi è sembrato giusto aggiungere “cose strane” in modo da non escludere questo film).
Insomma mi piace l’horror che fa scricchiolare la porta (a tal proposito, c’è un bellissimo horror che vi consiglio, proprio di questo genere, cioè paura fatta da rumori, passi, di BUH!, sullo sfondo di un fitto mistero; il film in questione è… vediamo, parlava di questa coppia che va ad abitare in un vecchio orfanotrofio per riaprirlo, mi pare, o per farci una casa famiglia, quando la donna inizia a vivere strane esperienze, e niente… BUH! o è il figlio a vivere le esperienze? sì sì! il figlio gioca con un bambino che non c’è, mi pare si chiamasse qualcosa con orfanotrofio, tipo “l’orfanotrofio senza bambini”, bellissimo il colpo di scena finale, uno dei più belli che ho visto negli ultimi anni, a dire il vero negli ultimi anni sono stato molto fortunato riguardo i finali perché ne ho sempre trovati di belli, completi, coerenti al film, come quel finale di quel film dove c’erano quei due maghi che si combattevano a vicenda per la fama, mi pare si chiamasse “Batman VS. Wolverine”) o che comunque crea tensione senza usare trucchi quali il ketchup, il succo di pomodo oppure il rossetto, rosso. Non c’è bisogno che vi dica quanto il genere horror sia stato messo da parte negli ultimi anni per far entrare in scena un genere splatter fatto anche abbastanza male, questo perché è un genere con dei compromessi visto che è rivolto a un pubblico più ampio rispetto a quei film malati e di nicchia dove per novanta minuti vi sono sgozzamenti, torture, amputazioni e sangue e fiotti solo per il semplice intrattenimento di appassionati (malati! rispetto ogni gusto personale, per carità, ma non capisco proprio dove ci sia intrattenimento in film come Martyrs, lo vidi e a mia discolpa vi dico che mi chiese di vederlo una mia amica bellissima e tettona, insomma, mi sarei visto anche un film di Richard Gere… BUH! no, un film intero no, diciamo la prima parte… Ok, il trailer di un film di Richard Gere. MALATI!).
Per farvi capire quanto sono sensibile alle scene cruente vi dico solo che quando ne I Simpson mostrano le scene di Grattachecca e Fichetto io cambio canale (che, ricordiamolo, non è un cartone animato con Malgioglio e Corona, anche se anche lì cambio canale). Vidi quel film, anni fa, quello con le parole funny e games nel titolo (scusatemi se non ricordo i titoli dei film che vedo) e, anche se compresi il messaggio profondo del regista (che ha girato anche il remake! Un produttore, uno specifico, chiese il permesso a questo regista qui, poiché è un maestro, mi pare si chiami Manate, di girare il remake del suo capolavoro, allorché Manara disse “Guarda – al produttore – se mi fai lavorare con quella attrice di The Ring te lo giro io il remake”, l’attrice di The Ring accettò e così Haneke ha girato due volte lo stesso film; io ho visto solo il primo, e dicevo che capii il messaggio, anche la tecnica e la regia erano sicuramente elementi molto curati, tuttavia no, non tollero film di questo genere, e poi è facile parlare di violenza mentre si è violenti, prova invece a parlarmi della guerra facendo ridere, senza mai scadere nel banale, senza mai offendere nessuno, e girando uno dei più bei film della storia del cinema, insomma dico solo che come è stupido usare la parola da definire nella definizione, è anche stupido… mi sono perso, intanto vi ho citato un film, sopravvalutato, a dire il vero, anzi, UNA VERA CACATA)(Anni fa nacque una discussione tra i miei amici riguardo The Ring: alcuni volevano che il titolo significasse l’anello di luce che si vede quando apri il pozzo, altri invece volevano che il titolo fosse la parola onomatopeica dello squillo del telefono) non tollerai la violenza gratuita presente in quasi tutta la pellicola, mi direte, ma allora Arancia meccanica ti piace?, l’ho visto anni fa, lo ricordo come un film bellissimo che spezza qualcosa all’interno del tuo cuore, lo dovrei rivedere, ma rimando la visione e quindi il giudizio da anni. Comunque, dicevo? Uhm, l’ho dimenticato.