SASSARI 4 aprile 2014 – L’ha messo al primo punto del suo programma, Nicola Sanna. Un’amministrazione partecipata, un nuovo metodo per coinvolgere i cittadini e le cittadine di Sassari nel costruire politiche, programmi e progetti che proiettino la città fuori dalla crisi, verso un maggiore benessere. Questo approccio emerge già nella campagna elettorale.
Da qualche tempo, in piazza Nazario Sauro, su cui si affaccia la sede elettorale del candidato alle primarie, appaiono gazebo popolati di persone sedute in cerchio, che si riuniscono per condividere idee, decidere priorità, dare il proprio contributo. E’ la democrazia deliberativa, qualcosa di antico e nuovo allo stesso tempo che Sanna ha deciso di adottare – dice – con convinzione come metodo di governo.
Questi sono gli elementi che hanno caratterizzato questi laboratori e sarà così anche oggi, nell’ultimo appuntamento che si aprirà alle 17 e che avrà come titolo “Sassari Guarda Avanti. Decidiamo insieme come?”.
Incontri partecipati che hanno consentito di far emergere numerosi temi. A cominciare dalla qualità della vita nella città alla sicurezza, dalle barriere architettoniche all’uso degli spazi pubblici, quindi ancora dalla Ztl alle residenze universitarie al centro storico, dall’occupazione al miglioramento organizzativo del trasporto pubblico. Una ricca serie di argomenti che accrescono il programma, ancora aperto ma con già diversi punti fermi, che il candidato ha presentato nei giorni scorsi.
Non è semplice arrivare a questi risultati, ovviamente. Serve metodo e professionalità. Le figure dei facilitatori, mediatori professionisti delle discussioni e costruttori dei processi decisionali sono centrali. Come è centrale la garanzia data dai “committenti” politici di queste procedure che le persone troveranno ascolto concreto e potranno riconoscersi nelle conclusioni del lavoro di gruppo influenzando in maniera sensibile le decisioni dell’amministrazione. I metodi sono diversi, a Sassari lo staff di Sanna ha adottato l’open space technology e altre metodologie di gestione del conflitto per l’assunzione di decisioni collettive. «E’ un lavoro di costruzione di cittadinanza attiva e responsabile che va realizzato in maniera attenta», dice Stefano Sotgiu, esperto di politiche pubbliche e facilitatore. «I cittadini e le cittadine – prosegue – devono percepire chiaramente che la loro voce sarà concretamente ascoltata e trovare riscontro nelle decisioni assunte».
Le metodologie utilizzate devono essere calate nella situazione concreta, non ci sono ricette precostituite. «Quello che conta è riuscire a costruire una sorta d’intelligenza collettiva, di rete di persone che si prenda cura della città, attraverso il proprio contributo attivo di idee, di lavoro, di relazioni, affiancando l’amministrazione», aggiunge Sotgiu.
Durante la campagna per le primarie, Nicola Sanna ha spesso sostenuto di credere fortemente in questo nuovo approccio. Un modello differente, certamente innovativo, che ha distinto chiaramente la sua presenza nel dibattito pubblico in città.
Tutte le novità e le attività del candidato sono disponibili nella sua pagina facebook “Nicola Sanna candidato”.