Già venerdì scorso l'inizio improvviso dei lavori per la costruzione del nuovo grattacielo e l'abbattimento di appena un metro o poco più di un segmento di Muro avevano scatenato proteste tanto che i manifestanti erano riusciti a bloccare i lavori. Domenica, in una inconsueta giornale di sole, si è svoltas una grande manifestazione con una discreta partecipazione di pubblico (circa 5000 persone) per dichiarare il proprio dissenso: musica, comizi, manifesti, cartelloni e trombette. Tutto in forma pacifica nonostante diverse decine di poliziotti. Tra l'ingente presenza di turisti e tifosi della squadra di hockey su ghiaccio (a pochi metri di distanza, nella O2 Arena si svolgeva una partita) la Mühlenstrasse a Friedrichshain ha vissuto una domenica di passione.I messaggi lanciati dai manifestanti sono stati chiari e netti. L'East Side Gallery deve sopravvivere perché è un monumento storico e per questo motivo va difeso e tutelato. Denk Mal! è stato il motto della manifestazione. Un gioco di parole: Denkmal in tedesco significa monumento, ma anche, separato, è un invito alla riflessione. Wo-we-reit das Denk-Mal bleibt! è stato il motto della giornata: un avviso al Sindaco di Berlino Klaus Wowereit che non di semplice muro si tratta, ma del Muro, un monumento storico, un Denkmal appunto. Nei prossimi giorni i manifestanti e i rappresentanti dell'associazione East Side Gallery hanno promesso battaglia.Dal palco hanno parlato diversi rappresentanti della cultura e società berlinese. Tutti hanno evidenziato il limite della crescita urbanistica berlinese che sembra non avere rispetto della storia di Berlino, ma guardare soprattutto al profitto. Non è un caso che proprio sul piccolo segmento di Muro già abbattuto venerdì scorso sia stato messo un piccolo ma significativo manifesto: capitalismo vs storia.twitter @uvillanilubelli
Denk Mal! - gli ultimi giorni del Muro di Berlino all'East Side Gallery
Creato il 03 marzo 2013 da Uvl @uvillanilubelliGià venerdì scorso l'inizio improvviso dei lavori per la costruzione del nuovo grattacielo e l'abbattimento di appena un metro o poco più di un segmento di Muro avevano scatenato proteste tanto che i manifestanti erano riusciti a bloccare i lavori. Domenica, in una inconsueta giornale di sole, si è svoltas una grande manifestazione con una discreta partecipazione di pubblico (circa 5000 persone) per dichiarare il proprio dissenso: musica, comizi, manifesti, cartelloni e trombette. Tutto in forma pacifica nonostante diverse decine di poliziotti. Tra l'ingente presenza di turisti e tifosi della squadra di hockey su ghiaccio (a pochi metri di distanza, nella O2 Arena si svolgeva una partita) la Mühlenstrasse a Friedrichshain ha vissuto una domenica di passione.I messaggi lanciati dai manifestanti sono stati chiari e netti. L'East Side Gallery deve sopravvivere perché è un monumento storico e per questo motivo va difeso e tutelato. Denk Mal! è stato il motto della manifestazione. Un gioco di parole: Denkmal in tedesco significa monumento, ma anche, separato, è un invito alla riflessione. Wo-we-reit das Denk-Mal bleibt! è stato il motto della giornata: un avviso al Sindaco di Berlino Klaus Wowereit che non di semplice muro si tratta, ma del Muro, un monumento storico, un Denkmal appunto. Nei prossimi giorni i manifestanti e i rappresentanti dell'associazione East Side Gallery hanno promesso battaglia.Dal palco hanno parlato diversi rappresentanti della cultura e società berlinese. Tutti hanno evidenziato il limite della crescita urbanistica berlinese che sembra non avere rispetto della storia di Berlino, ma guardare soprattutto al profitto. Non è un caso che proprio sul piccolo segmento di Muro già abbattuto venerdì scorso sia stato messo un piccolo ma significativo manifesto: capitalismo vs storia.twitter @uvillanilubelli
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