Denuvo - Speciale

Creato il 07 gennaio 2015 da Intrattenimento

Il DRM dei DRM più chiacchierato e attaccato

La necessità di preservare opere d'intelletto come software e videogame nasce in tempi non sospetti: chi si ricorda dei floppy disk "incopiabili" a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta? Per non parlare poi delle simpaticissime password che alcuni titoli richiedevano di cercare tra le pagine del manuale d'istruzioni o in ingegnosi cartoncini colorati. Naturalmente con l'utilizzo massiccio dei CD-ROM prima e DVD-ROM poi come supporto di immagazzinaggio dati le protezioni sono diventate più raffinate, richiedendo ad esempio che il disco ottico originale fosse fisicamente presente nel drive per poter inizializzare il programma. Al giorno d'oggi è sempre più frequente, soprattutto per gli utenti PC, rivolgersi ai mercati digitali come Steam, Origin o Uplay; di pari passo si sono mossi i tool antipirateria che controllano la bontà dei file e del codice seriale per evitare utilizzi non autorizzati dei giochi. Come noto però questi sistemi vengono aggirati con una notevole facilità da gruppi warez (di cui si trova una non esaustiva panoramica in box) che sovente riescono a rilasciare le proprie release in concomitanza con l'uscita ufficiale del titolo. Per gli sviluppatori l'esigenza di proteggere le proprie fatiche quindi è ancora molto sentita e le soluzioni mirate ottengono sempre una notevole cassa di risonanza, soprattutto quando si dimostrano efficaci. Denuvo in particolare è uno dei progetti più chiacchierati del momento; cercheremo di capirne i motivi.

twittalo! Sembrava inattaccabile, ma Denuvo è stato violato in sole due settimane dal gruppo cinese 3DM

Un’altra protezione: Denuvo?!?

Denuvo è il nome di una start-up austriaca, formata da ex programmatori di Sony DADC, divisione del colosso giapponese che si occupa di sistemi anticopia, e autori della vituperata SecuROM. Nel loro sito ufficiale viene presentato l'omonimo pacchetto anti-tamper: non si tratta quindi di un software DRM, ma di un algoritmo che impedisce azioni di reverse engineering sugli eseguibili protetti - in pratica una protezione della protezione. Ufficialmente le sole versioni PC di FIFA 15 e Dragon Age: Inquisition utilizzano Denuvo (come specificato nelle EULA) ma in verità un altro titolo di grande richiamo si avvale di questo sistema, ossia Lords Of The Fallen. Si vocifera inoltre che sarà presente anche in Grand Theft Auto V, nonostante le smentite in proposito degli stessi vertici della società. Sono comunque sorte delle polemiche sul modo di lavorare del tool: in particolare diversi siti hanno evidenziato un comportamento anomalo dell'eseguibile di Lords Of The Fallen, il cui codice verrebbe trasferito nella RAM e conseguentemente riscritto su hard disk mediamente 150.000 volte all'ora, all'incirca 10.000 volte in più della media dei giochi non protetti da Denuvo. In pratica l'anti-tamper decodifica in memoria il codice di gioco per poi crittografarlo sul disco rigido. Questo elevato numero di operazioni pare abbia due controindicazioni: la prima è quella di accorciare la vita degli SSD (e naturalmente anche degli hard disk classici) a causa delle tante scritture. In base ad alcuni calcoli riportati su ASidCast 160 ore di gioco "protette" rischierebbero di andare oltre ai limiti di garanzia forniti da un produttore di prima fascia come Seagate. Dal proprio canto Denuvo assicura che si tratta di voci infondate e che non c'è alcun pericolo per le costose periferiche. Un dato è però inconfutabile: tutto questo lavoro grava sulla CPU che quindi viene continuamente distratta dal compito primario che è l'esecuzione del titolo. Tuttavia anche in questo caso non è chiaro se ci possano essere dei benefici in termini di performance nell'utilizzo della versione crackata: nel caso di Dragon Age: Inquisition sembra che le due release si comportino egualmente bene.

Un sistema impenetrabile? Un po’ di cronistoria

Per loro stessa ammissione i vertici di Denuvo affermano che nessun sistema antipirateria è inviolabile; il compito primario è quello di proteggere il più a lungo possibile le proprietà intellettuali. FIFA 13 è stato violato in 13 giorni, mentre FIFA 14 ha resistito per un mese e mezzo: entrambi utilizzavano una versione primordiale di Denuvo, che al momento continua a proteggere FIFA 15 a tre mesi esatti dall'uscita ufficiale, datata 23 settembre. Una visione semi-trionfalistica condivisa anche da parte dei siti specializzati che in più casi ha lodato la robustezza dell'algoritmo: in verità il calendario racconta una storia ben diversa. Con l'uscita, datata 18 novembre, dell'attesissimo gioco di ruolo di BioWare è partita una vera e propria sfida a quello che sembrava essere uno dei più efficaci sistemi in circolazione. Il 2 dicembre, quindi appena due settimane più tardi, un gruppo di ragazzi cinesi riuniti sotto la sigla 3DM, ha annunciato di aver violato Denuvo; il crack vero e proprio è arrivato il 13 dicembre, meno di un mese dopo. Non si può certo parlare di buoni risultati, soprattutto se confrontati con quelli ottenuti da altri sistemi (ancor più invasivi per la verità) come StarForce: il crack per King Kong di Ubisoft, uscito il 17 novembre 2005, è stato rilasciato solamente il 18 giugno dell'anno successivo, vale a dire 7 mesi più tardi. Altrettanto meritevole di menzione il caso di Football Manager 2013: il crack uscì il 13 maggio 2013, mentre il titolo era disponibile a partire dal 2 novembre 2012. In quel caso però si parlò di un accordo economico tra SEGA e il gruppi warez per ritardare il rilascio della "toppa": questo spiegherebbe anche il perché il capitolo precedente e i successivi siano stati violati in tempi molto più ristretti. Dragon Age pare si sia dimostrato più "desiderabile" dell'ennesima incarnazione della serie calcistica di Electronic Arts e questo ha messo a nudo le debolezze di Denuvo, la cui efficacia è stata palesemente messa in discussione. Si badi bene, questa non è la sede per celebrazioni o biasimi alla pirateria, pratica non difendibile essendo illegale, né per analizzarne benefici piuttosto che danni cagionati all'industria dei videogame (e non solo). Ricordiamo che chi acquista il prodotto originale può giocare (al momento) senza problematiche, ma è altrettanto vero che c'è modo e modo di trattare l'utente PC: CD Project RED per esempio ha eliminato qualsiasi tipo di DRM da The Witcher 2 dimostrando come anche giochi di eccellenza possano trovare un grande successo commerciale senza invadenti sistemi non sempre graditi, e a noi piacerebbe che questa filosofia venisse adottata anche da altri protagonisti del mondo dell'intrattenimento.


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