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Deportazioni degli allievi e degli insegnanti dell’Istituto Boito di Parma

Creato il 28 gennaio 2012 da Ambrogio Ponzi @lucecolore

Deportazioni degli allievi e degli insegnanti dell’Istituto Boito di Parma

Manfredo Pedroni nella sua qualità di Vicepresidente del Consiglio Provinciale, ha tenuto il discorso ufficiale in occasione della Giornata della Memoria nel corso della seduta congiunta del Consiglio Provinciale e del Comune di Parma, in gestione commissariale. La seduta si è tenuta a Parma nell'auditorium  dell'Istituto Arrigo Boito il 26 gennaio nel ricordo delle deportazioni di allievi ed insegnanti dell'istituto durante l'occupazione germanica e la guerra civile tra il 1943 ed il 1945. Ne riportiamo un ampio stralcio, mentre il discorso completo lo troviamo alla pagina http://manfredopedroni.wordpress.com/2012/01/26/3016/

Deportazioni degli allievi e degli insegnanti dell’Istituto Boito di Parma
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Significative le parole del nostro presidente della Repubblica NAPOLITANO: “ Noi non abbiamo dimenticato e non dimenticheremo mai la SHOAH, non dimentichiamo gli orrori dell’antisemitismo, anche se travestito da antisionismo” che è ancora presente in alcune dottrine, e va contrastato qualunque forma assuma “. “ Il rischio, che si avverte, guardando il dibattito nel mondo è che ci sia una possibilità di dimenticare, il rischio dell’oblio, che tanti giovani che non hanno conosciuto possano non sapere e non capire. L’impegno delle istituzioni, della politica, ambisco di tutta la politica, è quello di non dimenticare questa fase cosi orrenda della nostra storia” Grazie Eccellenza sig. Prefetto per la consegna delle Medaglie d’Onore che Ella effettuerà domani a cittadini parmensi segnalatisi per la loro fedeltà alla patria durante la loro prigionia nei lager tedeschi, giusto riconoscimento da parte dello stato ai propri figli prediletti, che conferma Parma terra di Patrioti. Dopo le celebrazione fatte in comune, in Prefettura, quest’anno si è scelto di celebrare questa giornata della Memoria, oggi, QUI, presso l’Auditorium Arrigo Boito per fare Memoria delle deportazioni avvenute di Insegnanti di questo Istituto di Parma. Grande è il significato di questa nostra presenza, qui ,oggi, a rendere Testimonianza di quanto avvenuto in questo luogo di Cultura, del Sapere, del Conoscere dedito alla formazione e preparazione della futura classe dirigente della società della nostra patria. Sorge naturale un interrogativo: perché il regime Nazista con particolare dovizia, ferocia e con scrupolo si preoccupò di stroncare la cultura, la futura classe dirigente, del popolo che intendeva sottomettere? Le deportazioni degli insegnanti dell’Istituto Boito non furono le sole nella città di Parma, ma in altre scuole della città e provincia, nell’università vi furono arresti e deportazioni. Si, questa era la strategia Nazista: eliminare “l’intellighenzia” di un popolo per poterlo sottometterlo facilmente perché rimaneva senza guida, senza riferimenti riconoscibili come parte di esso. Vale la pena ricordare in questa circostanza le deportazioni fatte in Polonia all’Università di Varsavia, Cracovia e Leopoli. Rendere omaggio al regista Andrezj Wajda che con il film “KATYN” descrive e ci rende partecipi dell’atrocità degli arresti, avvenuta all’Università di Cracovia, della deportazione dei professori nei campi di concentramento fatto dalle SS Naziste il 6 novembre 1939. Le Scuole, le Università i luoghi del Conoscere del Sapere erano bersaglio delle SS Naziste per stroncare qualsiasi resistenza che trovasse ispirazione dai principi e valori del popolo. Non a caso segnaliamo la resistenza intellettuale per eccellenza: quella fatta e organizzata dagli studenti dell’Università di Monaco di Baviera che diedero vita al movimento “ La Rosa Bianca”, con diversi internati e fucilati. Un sentito ringraziamento va oggi a tutti quei registi come Wajda, che hanno voluto tramandarci con i loro film veri e insostituibili documenti , della nostra storia, formando una nutrita cineteca che andrebbe valorizzata e diventare materia scolastica, se non didattica almeno culturale. Noi Consiglieri Provinciali proponiamo che nei prossimi anni questa giornata della Memoria si possa celebrare anche nelle altre istituzioni scolastiche della provincia, per ricordare e valorizzare i fatti storici li accaduti. Noi rivolgiamo Un invito a insegnanti ed educatori a elaborare,o a continuare a realizzare progetti educativi volti a rendere la Giornata della Memoria un’occasione per riflettere sulle scelte morali e sull’intento civile a favore dei doveri e dei diritti di tutti, affrontando anche temi scabrosi come quello del negazionismo. ................"

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