Ok lo ammetto: mi mancano. Le olimpiadi dico. Per anni nella capitale siamo stati in balia di ansia preolimpionica, tanto che se ci fosse stato una gara di entusiasmo pro-olimpico io sarei arrivata agli ultimi posti. E invece mi sono emozionata a guradre sport che non avrei mai pensato potessero interessarmi come il judo, il canottaggio, il triathlon o il ciclismo su pista. Ho assistito a bocca aperta alle piroette dei campioni della ginnastica artistica e di quelle dei tuffatori. Ho esultato per il grande Michael Phelps, la minuscola Jessica Ennis e il leggendario Usain Bolt. Mi sono commossa fino alle lacrime davanti alla sublime armonia del dressage. E mi sono gonfiata di orgoglio per le medaglie italiane.
Soprattutto quello che mi manca è l'atmosfera festiva e festaiola che si respirava in città nelle due settimane delle Olimpiadi. E' stato come se qualcuno avesse spruzzato su Londra qualche strano gas inebriante che ha fatto buttare agli inglesi il loro normale riserbo. Mai visti tanti abbracci, tante lacrime e tanti sorrisi e un genuino senso di appartenenza che ha investito anche me. Che dopo tedici anni in terra angla, Team GB era un po' anche mio, il che mi ha concesso il lusso di gongolarmi di 93 medaglie in totale...
La cosa incredibile è come dopo due settimane di severa lobotomizzazione sportiva tutti diventino esperti anche negli sport più oscuri (Taekwondo??) e come il disquisire sulla posizione dei piedi di Tom Daley durante l'ultimo tuffo abbia fatto riscaldare anche gli animi dei personaggi più miti. Al museo poi non si parlava d'altro, tutti parlavano con tutti, ci si scambiava informazioni e opinioni, anche se bloccata com'ero in galleria per la maggior parte della giornata, per avere aggiornamenti dovevo affidarmi ai colleghi del banco delle informazioni o a curatori e tecnici di passaggio, o al personale della mensa, (benedetti dall'accesso illimitato ad una TV al plasma) o ai visitatori che, al contrario di quanto accade durante le feste di Natale, erano tutti più buoni. Voglio le olimpiadi tutto l'anno, ogni anno.