#DerbyAnonimi racconta: Roma-Lazio, il derby del cupolone!

Creato il 14 dicembre 2015 da Agentianonimi

Ben ritrovati in questo 3° appuntamento con #DerbyAnonimi, dopo aver parlato del Firm e del Tyne and Wear Derby, questa volta ci spostiamo in Italia, più precisamente nella capitale, per parlare di uno dei derby più passionali e sentiti del bel paese: il derby del cupolone!

Non c’è bisogno di molte presentazioni per questo derby, infatti la stracittadina vede sfidarsi Lazio e Roma, sfida tradizionale e sentita in ogni angolo della città e della regione. Inizialmente queste due squadre rappresentavano la contrapposizione tra classi sociali. La Lazio, fondata nel 1900, ma che schierò in campo solo nel 1902 i primi 11 giocatori, è la squadra più antica di Roma, come ben ci tengono a precisare i tifosi più incalliti.
Questa prima squadra scelse il bianco e il celeste delle bandiera greca di allora, oggi il celeste della bandiera ellenica è diventato azzurro, per essere più visibile, ma la Lazio, sulle casacche, è rimasta fedele alla versione originale, poiché quelli sono stati i colori con cui hanno ottenuto importanti vittorie.I biancocelesti hanno tifosi nella periferia romana e in gran parte della regione, invece la Roma, che nacque nel 1927 dalla fusione del Roman dell’alba (che aveva assorbito l’Audace e giocava biancoverde) e della Fortitudo (che aveva assorbito la Pro Roma e giocava in rossoblu), scelse i colori giallorossi, colori araldici cittadini.

Negli anni, tra uno scontro e l’altro, entrambe le squadre hanno formato un’importante bacheca di trofei: la Roma ha conquistato 3 volte lo scudetto, nella stagione 1941/42, 1982/1983 e l’ultimo nel 2000/01, 9 coppe Italia e 2 Supercoppe italiane, tra i trofei internazionali ci sono una coppa delle fiere e una coppa Anglo-Italiana vinta ai danni del Blackbool nel 1972. Gli aquilotti invece hanno conquistato 2 scudetti nelle stagioni 1973/74 e 1999/2000, 6 volte la coppa Italia 3 volte la supercoppa italiana ma a differenza dei rivali hanno più trofei internazionali di spessore, infatti hanno vinto la Coppa delle Coppe nel 1998/99, in una finale che li vedeva affrontare il Maiorca, e vinta poi grazie ai gol di Vieri e Never, e una Supercoppa Uefa vinta contro il Manchester United nell’anno seguente

E’ una sfida molto sentita ovviamente, un derby equilibrato statisticamente parlando, anche se su 163 sfide ufficiali la Lazio ha ottenuto 43 vittorie, i pareggi sono stati 60 ma la Roma ha dalla sua parte un numero maggiore di vittorie contro i rivali, ovvero 60, quindi possiamo dire che non c’è un Davide e un Golia, entrambe le squadre riescono a farsi rispettare ogni volta che si incontrano, anche se la Roma è leggermente avanti in fatto di scontri diretti. I Giallorossi hanno anche dalla loro parte la classifica marcatori nei derby, infatti ben 5 giocatori giallorossi,   ossia, Dino da Costa e Totti con 11 reti ufficiali, Delvecchio e Volk  a quota 9 e a seguire Montella con 8. I migliori cannonieri biancocelesti sono invece Silvio Piola e Alejandro Demaria con rispettivamente 7 e 5 reti al 6° e 7° posto tra i giocatori che hanno segnato più in questo derby.

Da sempre entrambe le tifoserie tengono moltissimo alla supremazia cittadina, anche quando sono in gioco obiettivi meno ambiziosi. Lo stadio olimpico ha sempre fatto da palcoscenico a sfide accesissime, spesso però gli scontri si trasferiscono al di fuori dell’impianto sportivo, sia prima che dopo la partita…L’episodio di violenza più grave di questa sfida risale al 28 Ottobre del 1979 con l’uccisione del tifoso laziali Vincenzo Paparelli, morto sotto gli occhi della moglie in curva nord, per mano di un razzo lanciato dai tifosi della Roma situati in curva sud. Purtroppo il tifoso laziale morì sul colpo e si scopri’ poco dopo che il razzo fù fatto partire volontariamente dal tifoso giallorosso Giovanni Fiorillo.

Le tifoserie sono contrapposte anche per motivi sociali e politici, gran parte dei laziali hanno ideali di destra, basti pensare che proprio Benito Mussolini era un tifoso biancoceleste e nello scudo simbolo, venne aggiunto il fascio littorio, diventato poi il simbolo del partito di fascista. Tuttavia le due tifoserie hanno anche dimostrato di saper collaborare in molti episodi, uno su tutti quello dell’Ottobre del 1994 in occasione di Brescia-Roma dove entrambe le fazioni romane si presentarono nella cittadina lombarda per scontrarsi con gli ultras bresciani. Altro episodio emblematico accadde il 21 marzo del 2004 quando entrambe le parti fecero sospendere la partita dopo appena 25 minuti di gioco dopo la diffusione di una notizia gravissima. Un giovane tifoso nel raggiungere lo stadio era stato investito da un’auto della polizia prima del fischio d’inizio. Per fortuna quella notizia si rivelò soltanto una bufala, nessun incidente grave avvenne dopo la gara ma gli ultras dimostrarono alle forze dell’ordine che uniti avrebbero potuto dare non pochi fastidi, quella partita fù comunque soprannominata “il derby del bambino morto” e ci furono diversi arresti sia tra i tifosi bianco-celesti che quelli giallo-rossi.

A cura di Andrea Ronchi


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :