Desiderio Ribelle di Julie Garwood- Malizia e Piacere di Janet Mullany

Creato il 20 dicembre 2012 da Junerossblog
Ben ritrovate per il nostro appuntamento mensile: Leggiamo insieme.
Vi avevamo proposto due letture, Julie Garwood e Janet Mullany, com'e' andata?
 Queste le nostre impressioni a caldo, ma ci piacerebbe sapere anche il vostro pensiero.
Direttamente dalla scrivania di Eleonora

Trama
Di tutti i duchi inglesi, Jered Marcus Benton, signore di Bradford, è il più ricco, il più bello e… il più arrogante. E di tutte le giovani donne dell’alta società tra le quali può scegliere, ne vuole una soltanto: Caroline Richmond. Lei viene da Boston ed è bellissima, misteriosa e fiera. Affascinata dal potente duca, Caroline resta tuttavia indifferente al suo atteggiamento presuntuoso poiché è determinata a conquistare il suo amore. Lui non si è mai piegato ai desideri di una donna, semmai è il contrario, finché un tragico complotto li unisce contro un comune nemico. Allora l’attrazione che provano l’uno per l’altra farà loro provare un desiderio incontenibile, nato dal pericolo ma destinato a sbocciare nell’amore più grande.
Dico la verità...ero un pò incerta se leggere o meno questo romanzo se non altro perchè la Garwood piace tanto a Ross!
Alla fine però per amore della comunità, ho deciso di leggerlo.
Desiderio ribelle è un romanzo carino nell'insieme, ma devo dire che si vede subito che si tratta di una prima opera di Julie Garwood.
La trama è affrettata in più punti: il reciproco interesse e sentimento nascono quasi dal nulla; il risvolto giallo è abbozzato è piuttosto frettoloso sia per il suo svolgersi che per la conclusione; al punto che ho pensato sia stato un pò tagliuzzato (di questo ne chiederò conferma alla nostra cara amica Silvia Zucca che lo ha tradotto!)
I dialoghi però sono veramente divertenti e la schiettezza della protagonista è destabilizzante, ma simpatica!
Direi che il romanzo è una buona base per un bel libro, ma in effetti è poco sviluppato: per intenderci, è come se l'autrice avesse scritto la sinossi con tutte le sue incongruenze e l'abbia pubblicata senza alcuna esplicazione!
Quindi, per le amanti del perfezionismo, questo libro non fa per voi; ma per chi come me chiude un occhio per il puro piacere di leggere, è assolutamente perfetto!
In conclusione?!
Lo consiglio caldamente a chi come me è stanca di fruste e vibratori ( ma veramente tutte ne avete uno nascosto in casa???)
Mi sono persa qualcosa?!
Ebbene, donne! Lo avete letto?!
E la pensate come me? (non dei vibratori...- anche se sono curiosa di frugare nei vostri cassetti, se non altro per non sentirmi obsoleta! (Ross tu lo hai uno?)) ma del libro?
Eleonora
(la donna senza vibratori nel cassetto)
Direttamente dalla scrivania di Juneross
TRAMA
L'epoca Georgiana è nota per il pudore, i tè in giardino, i sorrisi nascosti dietro i ventagli, l'attenzione alle convenzioni, i balli e gli abiti sfarzosi... Ma è anche un'epoca di grandi piaceri, di malizia e giochi proibiti. È quest'atmosfera dissoluta che i proprietari di Paradise Hall cercano di ricreare: un mondo di perfette ricostruzioni storiche dove tutto è possibile, i valletti sono aitanti giovanotti, e le nobildonne sono sempre pronte a sbarazzarsi della crinolina...
La vedova Lou Connelly, studiosa esperta di Jane Austen, viene invitata in quella maestosa villa nella verde campagna inglese per distrarsi e dare consigli grazie alla sua competenza, ma viene subito catapultata in un intenso girotondo d'incontri segreti, giochi proibiti, torridi piaceri. Con il bel tenebroso Mac Salazar, giornalista sensuale, è subito attrazione. D'altronde durante il loro primo incontro lui si presenta subito bene, perché Lou lo sorprende in piena azione... Ma tra un minuetto e un'incredibile scoperta, le cose si complicano. L'ombra di Jane Austen riuscirà a liberare Lou e Mac da ogni... orgoglio e pregiudizio?
Iooooooooooooo....NO! Nel senso che non ho (forse) un vibratore nel cassetto, e se lo avessi non lo verrei a dire a voi malelingue del blog! E che  sono queste cose? Che indecenza!
 Oddio, pero' se fossi una vedova americana(e dovrei essere per forza americana, perche' solo loro sono capaci di tali insensibilita'), e se il mio adorato marito mi  mancasse  al punto di pregare il suo fantasma di apparire per mostrirmi il suo uccello, (si capito bene, la vedova si era scordata come era fatto l' uccellino del marito), beh allora si, mi servirebbe un super vibratore. Lo fanno anche in rosa shocking? Lo preferirei.
Ad ogni modo,visto che il vibratore non bastava piu' alla vedovella (con tanto di rispetto al suo dolore), nel giro di poche pagine del romanzo,assiste compiaciuta( e fa pure finta di avere i sensi di colpa: "che faccio guardo, no, meglio di no, non va bene che guardo. Basta,smetto di guardare appena loro avranno finito!"  a ben due rapporti sessuali; si fa leccare da uno sconosciuto, e per par condicio glielo lecca di rimando. Beh, questo mi pare giusto, perche' sarebbe  altamente scortese  non restituire un favore. Anche perche', dovete sapere che la giovane vedova Lou Connolly e' una studiosa di Jane Austen e sa tutto su usi e (s)costumi del periodo georgiano.
Ah! Dimenticavo la coppia di checche( alt! Non fate le moraliste condannandomi di omofobia, perche' sono proprio i personaggi che si definiscono in questo modo nel libro Prendetevela con la signora Mullany, o la traduttrice del romanzo, al massimo), dicevo, che questa coppia avrebbe dovuto dare al romanzo una nota erotica in piu'. 
Ma anche a voi eccitano i rapporti gay? No, vero? Ve lo dicevoche solo le americane potevano scrivere di ste cose zozze!
Per onesta' devo confessare che sono quasi a meta' libro, quindi non so se le sorti di questa storia si risolleveranno, ops... cioe' c'e' sempre il qualcosa di qualcuno che si risolleva, insomma....si volevo dire, avete capito! 
Finora dunque, dopo tante risate, perche' altrimenti non mi resta che piangere, potrei riassumere il racconto cosi:
" Povera me, fantasma apparimi ti prego e fammi godere, sono giovane bella e soda(alla faccia della modestia), non posso buttarmi sul primo uomo che incontro. Oddio si che posso, sempre meglio del vibratore, e se tra un intralazzo e l'altro faccio anche la guardona, e sogno un rapporto a tre, pace all'anima tua, caro il mio, defunto, marito!" 

Posso concludere solo con il commento  di una nostra amica di Facebook, Tina, che ha definito sti due come "i coniglietti della Duracel."
Amen!
Ripeto quello che  ha scritto Eleonora:
se siete lettrici che non guardano il pelo nell'ovulo, ma volete una lettura leggera, e divertente, questo libro potrebbe fare al caso vostro. Pero' poi, non venite ad incolpare me!
Juneross

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