Per gli attori il design era uno sconosciuto, adesso chiamano le poltrone per nome. «Mi piace la Sacco». «A me Dolores». «Naa... la Ghost tutta la vita». Titino Carrara, famiglia di teatranti da dieci generazioni, è il veterano del gruppo. Vorrebbe portare il discorso a un livello più alto. Sorellanza tra arti, design e recitazione come simili espressioni di ingegno... Poi si arrende. «La mia preferita è la poltrona Up». Si va in scena da martedì a domenica al Teatro dell’Arte di Milano. In città, durante il Salone del Mobile 2012 (dal 17 al 22 aprile), mostre e cocktail saranno centinaia. Ma Design Dance è il grande evento del Cosmit, ente che dal 1961 organizza la fiera. Un’ora e un quarto di acrobazie e teatro per raccontare il bel disegno, dall’idea al prodotto. Sette attori, cinque acrobati, una sessantina tra attrezzisti, produttori, scenografi, operatori video. Ma i veri protagonisti sono gli oggetti. Tanti oggetti. Francesca Molteni e Michela Marelli - autrici, registe e produttrici esecutive - hanno fatto arrivare a teatro 456 “colli”. Solo sballarli è un’opera notevolissima. Il più strambo è lo struzzo alto più di due metri. La pancia si apre. Dentro è vellutino viola. «Un mobile bar. Chiuso, è perfetto per la scena della Creazione». C’è anche una copia esatta del trono dello Zar Nicola, fatta in Brianza. Per il resto molte icone. Come il tavolo dell’ebanista Pierluigi Ghianda, 1705 incastri e neanche una vite «Questo lo toglieremo dalla scatola il giorno della prima... ». Le lampade “dettate al telefono” da Vico Magistretti, certo che i progetti migliori fossero i più facili da spiegare. La morbida Up di Gaetano Pesce. La sedia Superleggera che Gio Ponti collaudò con un lancio dal secondo piano. E una ventina di spremiagrumi Juicy Salif di Philippe Starck. «Dobbiamo costruirci una cometa». Il divano Via Lattea di Mario Bellini sarà la galassia. La panca bianca e nera? «È il tavolino Woodstock. I ballerini ci danzeranno come su un pianoforte, nella scena ispirata al film Big con Tom Hanks».
Design Dance, evento-clou del prossimo Salone Internazionale del Mobile di Milano
Creato il 11 aprile 2012 da Roberto MilaniPer gli attori il design era uno sconosciuto, adesso chiamano le poltrone per nome. «Mi piace la Sacco». «A me Dolores». «Naa... la Ghost tutta la vita». Titino Carrara, famiglia di teatranti da dieci generazioni, è il veterano del gruppo. Vorrebbe portare il discorso a un livello più alto. Sorellanza tra arti, design e recitazione come simili espressioni di ingegno... Poi si arrende. «La mia preferita è la poltrona Up». Si va in scena da martedì a domenica al Teatro dell’Arte di Milano. In città, durante il Salone del Mobile 2012 (dal 17 al 22 aprile), mostre e cocktail saranno centinaia. Ma Design Dance è il grande evento del Cosmit, ente che dal 1961 organizza la fiera. Un’ora e un quarto di acrobazie e teatro per raccontare il bel disegno, dall’idea al prodotto. Sette attori, cinque acrobati, una sessantina tra attrezzisti, produttori, scenografi, operatori video. Ma i veri protagonisti sono gli oggetti. Tanti oggetti. Francesca Molteni e Michela Marelli - autrici, registe e produttrici esecutive - hanno fatto arrivare a teatro 456 “colli”. Solo sballarli è un’opera notevolissima. Il più strambo è lo struzzo alto più di due metri. La pancia si apre. Dentro è vellutino viola. «Un mobile bar. Chiuso, è perfetto per la scena della Creazione». C’è anche una copia esatta del trono dello Zar Nicola, fatta in Brianza. Per il resto molte icone. Come il tavolo dell’ebanista Pierluigi Ghianda, 1705 incastri e neanche una vite «Questo lo toglieremo dalla scatola il giorno della prima... ». Le lampade “dettate al telefono” da Vico Magistretti, certo che i progetti migliori fossero i più facili da spiegare. La morbida Up di Gaetano Pesce. La sedia Superleggera che Gio Ponti collaudò con un lancio dal secondo piano. E una ventina di spremiagrumi Juicy Salif di Philippe Starck. «Dobbiamo costruirci una cometa». Il divano Via Lattea di Mario Bellini sarà la galassia. La panca bianca e nera? «È il tavolino Woodstock. I ballerini ci danzeranno come su un pianoforte, nella scena ispirata al film Big con Tom Hanks».
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