#bioedilizia È il più grande immobile in legno ad uso industriale in Europa. La nuova sede di Novello, azienda specializzata nella progettazione e costruzione di case ed edifici in legno, pochi anni fa, in anticipo sulle più moderne tendenze nel settore della bioedilizia e case passive, ha progettato la ‘casa in legno più importante’: il proprio quartier generale. Un esempio pratico e concreto di ciò che rappresenta il core business aziendale, ma anche un’occasione per dimostrare qual è la strada da seguire nel settore delle costruzioni.
Era il 2014 ed Emanuele Orsini, ai tempi neo presidente di Assolegno, diceva: “La quota di export del settore sul fatturato complessivo è appena al 20%, ma la casa in legno e la bioedilizia sono, ad esempio, un filone di questa industria che cresce sul mercato internazionale”. “Grazie a bioedilizia e risparmio energetico – ha spiegato ancora Orsini – “la casa in legno italiana fa concorrenza ai tedeschi”.
Il legno infatti ha ottime caratteristiche: prima di tutto, in quanto isolante termico, garantisce una temperatura sempre ideale, anche d’inverno. Quindi permette di realizzare strutture di spessore ridotto e a basso consumo energetico. Possiede anche buone proprietà statiche: la sua microstruttura gli assicura un peso proprio ridotto a fronte di un’eccellente capacità di carico. Di conseguenza, nonostante il peso ridotto, il legno ha una portata 14 volte superiore a quella dell’acciaio e una resistenza alla compressione pari a quella del calcestruzzo. Inoltre è un materiale termoisolante, resistente al fuoco e alle trazioni, elastico (caratteristica che lo rende ideale per le costruzioni in zone sismiche).
La sede dell’azienda di Albizzate (VA) vanta numeri importanti: un’estensione di 17mila metri quadrati sorretti da 5.000 metri cubi di travi in legno lamellare; oltre 1.200 sono i pannelli isolanti di legno utilizzati e prodotti dalla stessa Novello, e che hanno richiesto 70mila tonnellate di carta riciclata.
Il legno ha permesso di ottenere un risparmio importante: parliamo di 7mila tonnellate di CO2.
Questa scelta rispecchia quella che fin dalle origini è la filosofia dell’azienda, favorevole a un tipo di architettura ecosostenibile. Da qui la preferenza per energie e fonti rinnovabili, come le biomasse, utilizzabili, per produrre energia senza subire alcun processo di fossilizzazione. Tra le più antiche biomasse troviamo proprio la legna.
È la passione per questa materia prima, non solo studiata e lavorata ma innanzitutto conosciuta e rispettata, unita all’interesse per le bioedilizie, ad aver favorito lo sviluppo della nuova divisione Ambiente.
In seguito a questo rinnovamento l’azienda propone ai clienti due sistemi, a telaio e X-Lam: si tratta di soluzioni costruttive interessanti basate sulla tecnologia di prefabbricazione del legno. Un’altra interessante novità che distingue Novello dalle altre aziende italiane riguarda il coinvolgimento dei centri di lavorazione Weinmann modello WMS 1200 ed Essetre nel processo di produzione: dedicati alla produzione e all’assemblaggio delle pareti (il primo) e alla lavorazione delle travi (il secondo), presentano il vantaggio di essere completamente automatizzati, minimizzando rischi di imprecisioni o errori umani.
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