Oggi una grande giornata per Destinazione Libri, inizia la nostra nuova rubrica, pensata per tutti voi. Veronica ed io ci abbiamo pensato a lungo e dopo diverse opzioni abbiamo deciso che questa forma si avvicinava a noi, al nostro modo di pensare, al nostro modo di voler divulgare il messaggio della Poesia.
PER NOI OGGI SARA’ SILVIA PATTARINI A PARLARCI, A RACCONTARCI.
Vi lasciamo alle sue righe, alle sue immagini…
Buongiorno a tutti, sono Silvia Pattarini e sono autrice e Poeta. Sono stata già ospite di queste pagine. Oggi vi farò leggere un po’ di me… ditemi cosa ne pensate, scrivete in questo blog.
Lei stava lì di fronte a me,come uno sgabello per giganti, nella sua onnipotente presenza e mi osservava severa nel suo diafano splendore, deliziandomi della sua presenza, ma quel giorno sembrava che osasse sfidarmi, che volesse prendersi gioco di me. Chissà perché ma in quel momento, mi passò per la mente quel pezzo tratto dalla Divina Commedia, uno stralcio del IV canto, ebbene sì, il grande Poeta l’aveva sistemata in Purgatorio. Anche Dante Alighieri aveva calpestato queste terre e respirato questa aria, magari si era trangugiato anche un buon bicchiere di lambrusco e divorato una fetta di polenta di castagne ascendendo alla montagna; forse un lembo della sua anima era rimasto aggrappato alle sue pareti scoscese e riecheggiava in un tumulto di emozioni dentro di me, probabilmente per farsi degnamente ricordare dai vivi! “Vassi in Sanleo e discendesi in Noli montasi su Bismantova e’ n Cacume con esso i piè; ma qui convien ch’om voli;…” In quel momento avrei davvero desiderato poter volare, librarmi in volo per arrivare senza troppa fatica fin sulla sua cima, invece distolsi lo sguardo e cominciai lentamente ad abbozzare sul mio quadernetto stropicciato la mia Poesia. BISMANTOVA Ride Bismantova maestosa, accarezzata da assolate spighe dorate. Muta, resta immobile al sibilar del vento tra verdeggianti fronde. Piange Bismantova Un bagliore accecante Un fragore improvviso Rompe l’aria e il silenzio Una pioggia scrosciante La Pietra coraggiosa La cima piatta Rude e generosa Al rosignol dona riparo Dorme Bismantova Scintillan le stelle Un timido raggio Uno spicchio di luna La sfiora Lunghe ombre L’avvolgono Riposa tranquilla nella valle ridente mentre il mondo Si risveglia Tra la bruma e la brezza Nella luce vibrante di un’alba radiosa
A CASA DELLA POESIA NON AVRA’ MAI PORTE ”
diceva la grande poetessa Alda Merini ed io mi trovo, qualche anno dopo ad essere completamente d’accordo con la sua idea di rinnovamento poetico. E lei nell’intento di “aprire le porte” aveva avuto il coraggio di scrivere sui muri, rischiando così di essere scambiata per folle! “… perché tutti contemplino l’emozione di un momento… perché tutti possano respirarne l’armonia, perché tutto ciò è solo pura follia…” e come diceva la grande poetessa Alda Merini “anche la follia merita i suoi applausi”. Questo vuole essere il mio personale tributo alla sua memoria. VOGLIO SCRIVERE SUI MURI Voglio gridare al mondo: “voglio scrivere sui muri” le rime del mio tempo, perché tutti contemplino l’emozione di un momento: rime che profumino di libertà, rime che sorvolino paesi e città, che le parole si riflettano negli arcobaleni, che si intreccino in cieli plumbei e sereni. Voglio aprire le porte di questa Poesia perché è nutrimento per l’anima mia, elevare parole fra stelle d’argento e sussurrarle lievi sulle ali del vento, perché tutti possano respirane l’armonia, perché tutto ciò è solo pura follia, nel giardino fecondo dell’immensità coltivo germogli d’eternità.
Quando ero una bambina, mi coricavo spesso nei prati tappezzati di fiori colorati, dove vivaci farfalle svolazzavano libere mentre io contemplavo le nuvole là in alto nel cielo. Talvolta le invidiavo, perché erano libere di muoversi e colorarsi a loro piacimento e, soprattutto mutare di forma come i “barba papà” dei cartoni animati. Oggi talvolta mi soffermo ancora ad osservarle, stupende negli sgargianti colori del tramonto, e mi chiedo: sono davvero libere o è solo apparenza? NUVOLE È così labile il confine tra apparenza e realtà: quanta libertà nella mutevole danza delle ingannevoli nuvole, – Principesse del cielo – misere, effimere, incatenate nell’ancestrale schiavitù del Vento.
nuvole