In uscita il 9 settembre su Playstation 3, Playstation 4, Xbox 360 e Xbox One, Destiny è forse il videogioco più atteso di questa seconda parte dell’anno, e non a caso. Il lancio del gioco è stato accompagnato da una campagna di marketing gigantesca, con oltre 400 milioni di dollari investiti tra sviluppo e pubblicità. D’altronde il titolo è pubblicato da Activision, publisher di un certo Call of Duty, nonchè realizzato da Bungie Studios, software house già famosa per la serie Halo.
La sua nuova creatura è uno sparatutto multiplayer estremamente ambizioso. L’ambientazione è fantascientifica: i giocatori si trovano a vestire i panni dei Guardiani, esseri prescelti per difendere l’ultima roccaforte dell’umanità sulla Terra dall’attacco di un antico e misterioso potere oscuro. Tre le classi giocabili, titani, cacciatori e stregoni, che poi possono essere ulteriormente personalizzate in abilità, poteri ed equipaggiamento come in un vero gioco di ruolo.
La peculiarità di Destiny, ciò che lo rende unico rispetto ad altri sparatutto, è però la sua natura flessibile, che permette di giocare senza soluzione di continuità in solitario, in cooperativa, in modalità pubblica o in multiplayer competitivo. Gli sviluppatori hanno creato un prodotto intelligente, che si rivolgesse tanto ai giocatori online quanto agli amanti dei singleplayer.
Destiny abbina infatti un gameplay in soggettiva di qualità con diverse modalità di gioco: la prima è la Campagna, che porterà avanti una storia spettacolare e ricca di colpi di scena. Vi è poi l’Esplorazione, con cui i giocatori potranno visitare la frontiera in cerca di azione, da soli o in compagnia; tra i mondi esplorabili già confermati la Terra, la Luna, Marte e Venere. L’Assalto costituisce la modalità multigiocatore cooperativa di Destiny, tramite cui è possibile formare una squadra di tre Guardiani e affrontare i nemici dell’intelligenza artificiale in mappe appositamente pensate per incentivare il gioco di squadra. Il Crogiolo è invece un’arena in cui due team di giocatori possono sfidarsi in intense battaglie competitive. La Torre, infine, rappresenta lo spazio social, un luogo d’incontro con visuale in terza persona dove i player potranno rilassarsi, incontrare i propri amici e farsene di nuovi. Nel prodotto finale non mancheranno altre modalità, non ancora svelate ufficialmente da Bungie.
Per quanto riguarda il versante grafico, Destiny artisticamente è molto bello e gira a 30 frame al secondo su tutte le piattaforme, allo scopo di garantire la stessa esperienza per tutti i giocatori. La differenza consiste nella risoluzione superiore per PS4 e Xbox One, che godranno di 1080p invece dei 720 di PS3 e Xbox 360. Certo, bisogna dire che la scelta di preferire la nitidezza alla fluidità è molto discutibile per uno sparatutto. In ogni caso la beta di luglio è stata testata da quasi cinque milioni di utenti e ha mostrato un titolo solido e sostanzialmente completo, seppur con alcuni difetti da limare.
In conclusione, Destiny si presenta come una nuova grande avventura per i giocatori console all’interno di un universo virtuale ampio e curato. Tuttavia la storia insegna che l’hype può giocare brutti scherzi, ed è per questo che il prodotto andrà valutato in base alla longevità e alla capacità di divertire sul lungo periodo con la sua formula multigiocatore. Intanto mancano sette giorni esatti all’apertura dei server. Destiny può essere prenotato fino al 9 settembre per avere accesso alla Vanguard Edition.