Ricapitoliamo quali sono i lavori sulle unità immobiliari e sugli edifici residenziali ammessi all’agevolazione fiscale del 50% per gli interventi di ristrutturazione edilizia, in base alle informazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate e dalla sua guida Ristrutturazioni edilizie: le agevolazioni fiscali, un dettagliato vademecum che fornisce tutte le informazioni necessarie sulle detrazioni del 50%. All’interno di questa guida troviamo il capitolo “Principali tipi di interventi ammessi alla detrazione Irpef”.
Scarica i “Principali tipi di interventi ammessi alla detrazione Irpef”, estratto dalla guida dell’Agenzia delle Entrate sulle detrazioni del 50% per interventi di ristrutturazione edilizia.
Sulla base della guida dell’Agenzia delle Entrate, la detrazione riguarda gli interventi di manutenzione straordinaria, le opere di restauro e risanamento conservativo e i lavori di ristrutturazione edilizia sulle unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale (si veda il Dpr 380/2011, articolo 3, lettere b, c e d).
Sono detraibili inoltre la manutenzione ordinaria e starordinaria, il restauro, il risanamento conservativo e la ristrutturazione edilizia su tutte le parti comuni degli edifici residenziali (si veda il Dpr 380/2011, articolo 3, lettere a, b, c e d).
Si può intervenire godendo della detrazione al 50% sugli immobili danneggiati dopo un evento calamitoso (decreto legge 201/2011). Allo stesso modo si ha diritto alla detrazione 50% se si realizzano autorimesse, anche di proprietà condivisa, se si interviene per eliminare le barriere architettoniche e se si installano strumenti che favoriscono una migliore mobilità interna ed esterna all’abitazione (legge 104/1992, articolo 3, comma 3) e gli interventi che hanno lo scopo di aumentare la sicurezza domestica, compresi quelli relativi all’adozione di misure utili a prevenire il rischio di atti illeciti da parte di terzi. Per gli interventi di messa in sicurezza, in generale, la detrazione spetta se si interviene sugli immobili e non se si comprano semplici strumenti.
Sono detraibili gli interventi di bonifica dell’amianto e di riparazione di impianti insicuri.
La cablatura degli edifici, il contenimento dell’inquinamento acustico, gli interventi per il risparmio energetico, le misure di antisismica, le opere interne all’edificio: si tratta di lavori detraibili al 50%. Per gli interventi di antisisimica sono detraibili anche le spese sostenute per la redazione della documentazione obbigatoria utile a provare la sicurezza statica dell’edificio.
Infine, sono soggette alla detrazione del 50% anche le seguenti spese:
- per la progettazione e per le presatzioni professionali connesse all’intervento;
- per la messa in regola dell’edificio;
- per acquistare i materiali;
- per la relazione di conformità dei lavori;
- per effettuare perizie e sopralluoghi;
- gli oneri di urbanizzazione;