Dopo Come crescere un robottone felice il collettivo Dr. Ink torna con volume intitolato Deus ex Libro. Mortali si nasce, divini si diventa,
Nonostante la profezia Maya sia stata sbugiardata nel dicembre scorso, i consigli di Dr. Ink sembrano essere tutt’altro che superati; anzi, alla luce della realtà politica ed economica in cui è precipitato il nostro presente, sono più che mai attuali.
I capitoli guidano il lettore dalle origini del mito sino alla gestione pratica della propria “figura sacra”, dalla decisione dei simboli alla filosofia del proprio culto, dalla scelte di pubblicità e marketing a quelle che riguardano i rapporti con i “fedeli” nei social network: si parla infatti di divinità tutte contemporanee, che molto spesso ricordano personaggi fin troppo reali del nostro Paese, dalle star della musica ai politici, dagli scrittori di best seller ai venditori di fumo e di promesse irrealizzabili.
Sorto dall’unione di sei artisti, tra cui fumettisti, graphic designer e addetti ai lavori nell’ambito dell’editoria, il collettivo è unito da una vena satirica comune, che come un filo rosso percorre l’intero volume creando omogeneità là dove gli stili e i ritmi sembrano invece guidare lo sguardo attraverso un percorso di lettura a volte tortuoso,
Il sacro e il profano si fondono perfettamente, uniti dalla tagliente e a tratti esilarante ironia degli autori: in un’unica immagine si incontrano simboli sacri e divinità consumistiche come Ronald McDonald, la religione e il culto della personalità sui social network, in un mix ironico che non esita a far trasparire delle critiche tutt’altro che superficiali alla società contemporanea, nonostante il tono scherzoso con cui vengono affermate queste ‘verità’.
Questo polimorfismo tematico, così come grafico e stilistico, dettato dalla molteplicità delle voci autoriali che l’hanno composto, si ritrova anche nel carattere multiforme dell’opera stessa: è, infatti, un lavoro di difficile collocazione all’interno di un genere preciso e, sia esso un fumetto o un manuale illustrato, Deus ex Libro non è il classico volume da riporre su uno scaffale, ma si presenta all’interno di una scatola che oltre al manuale pratico contiene un vero e proprio gioco di carte.
Se quindi l’idea stessa del manuale fa pensare a qualcosa su cui tornare, da sfogliare a seconda delle necessità, anche il gioco di carte sembra suggerire il ritorno, o forse meglio la continuazione, dell’esperienza vissuta leggendo il fumetto, permettendo di giocare partite sempre nuove anche una volta conclusa la prima lettura.
L’idea di parodiare le “fedi del Ventunesimo Secolo“, da Lady Gaga ai mobili Ikea, in un volume che sembra voler parlare di tutt’altro, consente di non smettere mai di sorridere, anche quando la situazione si fa sempre più fosca e ci si rende conto, leggendo, che oramai non esiste più una netta linea di confine tra il divino e il mondano, tra l’esemplarità e l’idolatria ingiustificata di alcuni di quelli che sono diventati, che lo si accetti o meno, gli “dei” del nostro Olimpo.
Per chiunque volesse saperne di più sul collettivo Dr. Ink rimandiamo al loro blog:
www.dr-ink.it/blog.
Per chi invece volesse saperne come ordinare il volume:
www.dr-ink.it/blog/project/deus-ex-libro.
Abbiamo parlato di:
Deus ex Libro. Mortali si nasce, divini si diventa.
Collettivo Dr. Ink
autoproduzione, ottobre 2012
112 pagine, brossurato, colore – 35,00 €
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