Ho sempre pensato che il mio cammino fosse diretto verso il campo umanistico. Scrivevo poesie, testi in prosa , ho vinto concorsi letterari e i miei temi a scuola non hanno mai visto un voto inferiore al simbolo dell'infinito, rovesciato. Con il tempo ho capito che forse sono fatta più per i numeri, per la logica matematica che mi ha aiutato a capire molte cose. Se prima scrivevo meglio e avevo il ''dono'', secondo alcuni, di saper descrivere ed esprimere a parole i sentimenti, nel tempo ho imparato a sentirli in modo pieno, a viverli e a capire che il descrivere non rende abbastanza. La teoria è necessaria ma non sufficiente, bisogna provare per sentire davvero.