Cosa faccio? Improvviso? Un poco improvviso, un poco mi organizzo. Comincio.
La rucola. Non deve mancare. Se sono fortunato cresce da sola, come lo scorso anno.
Cetrioli. I bambini ne vanno matti. Li colgono direttamente dalla pianta, e dopo averli sciacquatili mangiano in loco. Per i cetrioli ci vuole un buon sostegno. Quest’anno compro una rete a maglia larga.
Pomodoro. Ciliegino e non solo. Ho i semi dello scorso anno.
Insalata, lattuga, radicchio… Problema delle lumache, ma potrei coltivare le verzure in vaso. Vedremo.
Cappuccio. Mi ringrazieranno i bruchi. O lo sostituisco con un’altra coltura?
Finocchio. L’anno scorso la coltura non ha reso. Un motivo in più per riprovare.
Zucca. Immancabile. Semi ne ho in abbondanza. Devo sacrificare buona parte dell’orto per far camminare i tralci di zucca, ma lo faccio volentiere per un buon risotto alla zucca, o una minestra di zucca.
Anguria baby e melone. Due o tre piantine ci possono stare. Devio il percorso dei tralci verso il giardino.
Salvia, origano, maggiorana, timo, fragole, lamponi, ribes rosso, erba cipollina… ci sono già. Tanto meglio.
Lista dei desideri. Cioè le nuove colture che potrei coltivare: fagiolini, sedano, patate, carote: mi piacerebbe molto patate e carote del mio orto.
Prezzemolo. Me ne ero dimenticato. Il prezzemolo è essenziale in cucina. Deve esserci nell’orto.
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