Di albe e ore piccole piccole.

Creato il 13 febbraio 2016 da Achiara84 @madamaAly

Non facevo l’alba per finire di leggere un libro da tempi immemori. Da quando non azzeccavo più un libro “giusto”. Da quando, soprattutto, me ne mancava la serenità per farlo.

È successo ieri notte, questa notte, questa mattina… oh, insomma! È successo.

Con Il viaggio dell’assassino di Robin Hobb, terzo volume della trilogia dei Lungavista.

Un fantasy poco “canonico” e allo stesso tempo tradizionale.

Magia, draghi, Arte e Spirito il tutto fasciato in descrizioni vivide e luminose. Al punto che senti gli occhi pizzicare, al punto che ti trovi ad annuire e ridacchiare. A estrapolare frasi sul tempo, sulla vita, sulla felicità, come se le sentissi dentro, come se fossero scritte per te.

Grazie Robin Hobb, per avermi fatto fare l’alba.
Per avermi fatto guardare il buio della notte con occhi diversi.
Per avermi fatto innamorare ancora di un personaggio letterario imperfetto, e tanto umano.

E grazie Efi per avermelo consigliato.

La Trilogia dei Lungavista è la prima ambientata nel regno dei Sei Ducati. Protagonista è Fitz-Chevalier Lungavista, un figlio illegittimo del Re che viene addestrato come Assassino di corte. Il suo scopo principale è quello di difendere il regno dalla minaccia dei Pirati delle Navi Rosse.

La Trilogia dei Lungavista: 

Titoli: L’apprendista assassino, L’assassino di corte, Il viaggio dell’assassino

Autore: Robin Hobb

Traduttore: Paola Bruna Cartoceti

Edizione: Fanucci Editore, kindle Edition


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