Fonte: Calcio.fanpage.it
Tutti pazzi a Sunderland per Paolo Di Canio. Il manager italiano è entrato nella storia con il perentorio successo per 3 a 0 nella sentitissima sfida con il Newcastle. Una vittoria figlia del grande entusiasmo che l’ex laziale ha portato in casa dei Black Cats, a caccia di una salvezza che rappresenterebbe una vera e propria impresa. L’ex tecnico dello Swindon, appena arrivato al Sunderland, ha eliminato il giorno di riposo infrasettimanale. Una scelta dettata da una cultura del lavoro e del sacrificio che sono l’unica soluzione per trascinare la formazione inglese verso gli obiettivi prefissati. Ecco come Di Canio ha difeso le sue scelte (come riporta The Sun), nella classica conferenza alla vigilia della sfida con l’Everton.
Forse la gente pensa che sono pazzo, ma questa è la mia vita, la mia missione e voglio diventare il migliore. Stiamo parlando di giocare a calcio un giorno in più... non certo di lavorare in miniera. Non passiamo 8 ore a scavare a 300 metri di profondità. Stiamo parlando di circa 90' per migliorare tatticamente e fisicamente. Alcuni calciatori dicono di aver bisogno di riposare al mercoledì per alleggerire la tensione... Il sabato dopo che abbiamo perso ho visto molte facce tristi e allora perché non lavorare di più per avere più giorni per sorridere?
Per Di Canio questo tipo di lavoro è la normalità: ha portato risultati anche nella sua precedente esperienza allo Swindon. A tal proposito il mister ha raccontato dei curiosi retroscena:
Dobbiamo cambiare mentalità, questo è un club con grandi aspettative. Io comincio alle 8.30 del mattino e lavoro fino a mezzanotte, anche le 2, 3 del mattino successivo. Nei primi tre mesi allo Swindon era esattamente lo stesso. I giocatori, ovviamente, non hanno bisogno di lavorare 24 ore al giorno. Ma bisogna rendersi che allenarsi anche di mercoledì può essere un vantaggio. Quando ero al West Ham ero sempre in campo mercoledì a lavorare sul mio gioco.
I primi risultati sull’importanza della preparazione fisica figlia di un lavoro duro in allenamento, Di Canio li ha sperimentati da calciatore:
Quando sono arrivato in Inghilterra c'erano giocatori fisicamente più forti di me, ma ho lavorato sodo per migliorarmi. La stragrande percentuale dei miei gol è arrivata nell'ultimo quarto d'ora: ero ancora tonico e avevo un ottimo livello di rendimento, mentre gli avversari erano stanchi.
L’ex giocatore di Lazio, Juventus, Milan e Napoli sta cercando di ottenere il massimo dai suoi giocatori. Tra questi c’è quell’Adam Johnson arrivato dal Manchester City in estate ed autore di un gran gol con il Newcastle:
Ho preso a calci Adam un paio di volte nel corso di una sessione in modo amichevole. Gli ho detto che prima potevamo sostenere che era colpa del precedente tecnico, ma ora non ci sono più scuse. Una volta che ha perso la palla gli ho detto 'non mi interessa adesso, devi lavorare per me'. Non l'ho fatto perché lui è un cattivo professionista, ma è tutta una questione di mentalità.
In conclusione una battuta sul lavoro del suo predecessore Martin O’Neill:
Ho visto il rendimento di QPR, Aston Villa e Stoke ed è un peccato che siamo in questa posizione. Dovremmo avere più di 34 punti. Non so cosa è successo, ma abbiamo la qualità per rimanere a metà classifica.