Di cosa parliamo quando parliamo…

Creato il 04 luglio 2015 da Rvassallo @RVassallo

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Parlare

..e sopratutto a chi ci rivolgiamo quando parliamo a qualcuno, siamo sempre sicuri di non parlare a e per noi stessi?

Internet e i social, hanno cambiato volente o nolente il nostro modo di comunicare e se da un lato tutto è diventato dannatamente veloce e immediato, dall’altro una marea di informazioni provenienti da quell’universo infinito che è l’essere umano, ci si è riversata contro.

Ognuno ha d’un tratto trovato qualcosa da dire, qualcosa di estremamente importante da comunicare e che per nulla al mondo deve essere omesso. Tutto ha acquisito un’importanza mondiale, tutto tranne il modo di esprimersi.

In nome della velocità si omettono vocali e consonanti per non parlare degli atricoli, si usa solo il tempo presente o passato, si adoperano parole straniere perché più brevi, ma sopratutto ci si rivolge a se stessi.

Gli altri diventano dunque il palco, il pubblico silente e plaudente, che deve acconsentire e tacere e complice la dialettica dei nostri politicanti (maestri nell’arte dell’oratoria del dire tanto senza dire nulla), si è sviluppata nella maggior parte delle persone un ego smisurato, che in nome della libertà di espressione (je suis Charlie docet), si arroga il diritto di dire tutto ciò che pensa, infischiandosene anche della più semplice delle regole (la tua libertà finisce dove comincia la mia).

Ognuno parla dunque di se stesso, di ciò che è giusto, di ciò che è bene e di ciò che è male secondo la propria metrica e se ci fosse malauguratamente qualcuno di opinione opposta, apriti o cielo…

Nella maggior parte delle persone che abitualmente incontro e leggo sui social, vige questa legge, io ho ragione e se tu non la pensi come me, sei solo uno che è dalla parte sbagliata, d’altronde dello stesso passo vanno anche i nostri politicanti e se l’esempio viene dall’altro, perché seguirne un altro.

A volte come dicevano i vecchi…”un bel tacere non fu mai scritto”, ma di questi tempi è arduo stare zitti…

Raymond Carver uno dei miei autori preferiti, scriveva: di cosa parliamo, quando parliamo d’amore...di tutto…tranne che dell’amore (dico io).