Li scrivo qui perché anche se è passato poco tempo non voglio dimenticarmene. Mi riferisco agli odori che si sentono quando c’è un bambino in casa, diciamo tra i zero e i dieci anni, la mia esperienza è questa. E ho già letto e sentito dire che poi subentra un altro genere di aroma, per certi versi meno gradevole perché riguarda la crescita, lo sviluppo, gli ormoni in subbuglio, le scarpe di gomma portate fino allo sfinimento e gli indumenti a fine giornata dopo ore e ore di scuola e di allenamento. Facciamo così una lista di quello che si sente addosso ai figli quando sono più piccoli perché poi piccoli non lo sono più e, a meno che non abbiate la fortuna di fare gli insegnanti del nido, materna o scuola primaria, tutto ciò finirà prima o poi in cantina con i quaderni a quadrettoni pieni di lettere panciute, attività manuali colorate in modo disordinato, vasini pupazzi lettere di Natale e tante altre cose che poi basta che mi viene da piangere. Ho pensato di raccogliere qui questa lista di profumi dell’infanzia perchè stamattina ho percorso un tratto di strada dietro a una mamma con un passeggino che sprigionava un forte odore di timo che non sentivo da anni, da quando mia moglie ed io lo spalmavamo sotto il naso e sul petto di nostra figlia – addirittura sotto i piedi, ci consigliava mia suocera – per mitigare raffreddori e intasamenti delle vie respiratorie. Io poi andavo matto – una vera e propria droga – dell’odore del cuoio capelluto, approfittavo di quando mi si addormentava addosso per snasare quella fragranza tipica dei primi mesi. Poi le creme e gli oli che si spalmano dopo il bagnetto, c’era una marca che preferivo su tutte, ogni tanto penso di acquistarne una confezione anche se non serve più giusto da tenere pronta in caso di malinconia olfattiva. E c’erano le gocce di essenza che aggiungevamo all’acqua del vaporizzatore, acceso fino a notte inoltrata per mantenere l’aria umidificata durante il sonno. Il profumo della pelle abbronzata mescolato a quello delle creme solari e della salsedine al mare, che a differenza degli adulti nei bambini è tutto molto soft. Avevamo anche dei pennarelli profumati, ogni colore era un frutto diverso ed era sorprendente l’effetto sinestetico nei bambini e mi dispiaceva quasi usarli per la paura che poi finissero, tanto che qualcuno è ancora funzionante ma ha perso il suo effetto. Certi alimenti poi, dalle pappette alle minestrine e ancora prima al latte in polvere e i plasmon, l’alito che non è mai sgradevole come non si sentono mai le puzze corporee forti fino a quando poi comincia un po’ di quell’odore da tutto il giorno a correre e saltare che è il presagio che un equilibrio si è rotto, è il momento di farsi un archivio delle sensazioni che non si proveranno più. Che poi non è vero, magari da nonno avrò una seconda possibilità. Ora tocca a voi, la lista è ancora lunga, vero?
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