Ancora a proposito di saponi… Non è solo una moda quella di farsi i saponi a casa, ma se ci pensiamo bene, una vera e propria esigenza di chi vuole usare un prodotto sicuro e vuole contribuire al benessere del pianeta.
E sì, perchè la comunissima saponetta, che utilizziamo almeno 3 volte al giorno, è un concentrato di sostanze di sintesi che non solo inquinano le acque, ma sono tossiche per la nostra pelle. Una cosa che, inoltre, ci sfugge, è che la saponetta comune è fatta di una sostanza (basta leggere l’etichetta), il Sodium Tallowate, il cosiddetto sego bovino, come viene spiegato anche su GreenMe. Si tratta del grasso saponificato ottenuto dagli scarti di macellazione, quindi un grasso animale. Questo sgradevole ingredienti si trova in quasi tutti i saponi per il viso e per il corpo oltre ad essere contenuto in tutti i saponi da bucato.
Tra gli altri ingredienti troviamo poi il Sodium Palmate e Sodium Palm kernelate, si tratta rispettivamente di grassi saponificati da palma e da noccioli di palma. Sebbene siano grassi vegetali, dal punto di vista ecologico non sono poi così accettabili o ancora fosfati e profumi.
Il vero sapone di Marsiglia dovrebbe essere fatto con olio d’oliva, che nell’INCI si riconosce dal nome Sodium Olivate e sarà questo l’ingrediente da ricercare.
E allora che fare? Tenet conto che sarà anche un pò costoso farsi un sapone a casa, la procedura un pò seccante (anche se in realtà bastano 15 minuti), ma è un altro segnale per andare controcorrente e per essere noi a scegliere cosa davvero vogliamo, anche da una semplice saponetta
PS: l’immagine è del sapone che ho visto fare nel laboratorio di sapone a cui ho partecipato!