- Secondo il nostro premier i sindacati sono un covo di fancazzisti che si girano i pollici cercando strampalate scuse per organizzare scioperi. Il fine ultimo sarebbe ovviamente quello di intralciare il lavoro del miglior esecutivo degli ultimi cinque miliardi di anni. Il fatto che questo governo stia demolendo con precisione chirurgica gli ultimi resti del mondo del lavoro è pura coincidenza.
- Matteo Renzi comincia a sperimentare il primo significativo calo di popolarità: personale, dell'esecutivo e del partito che guida. Evidentemente qualche italiano comincia a distinguere la non tanto sottile differenza tra televendite e fatti concreti. O forse non ci sono più le supercazzole di una volta.
- Alessandra Moretti, probabile candidata renzina alla guida della regione veneto, oltre ad essere politicamente sprovveduta, è una donna frivola ed ingiustificatamente tronfia e arrogante. Ma se vi serve una dritta per trovare una brava visagista non esitate e rivolgetevi a lei: è un'autorità in materia. Citofonare Ladylike.
- Tra sindaci di dubbia competenza, politicanti opportunisti e neofascisti arruffapopoli, Roma somiglia sempre di più alla cagna in mezzo ai maiali cantata da Francesco De Gregori.
- C'è una cospicua fetta di italiani che vorrebbe eliminare fisicamente rom, albanesi, neri, nordafricani, cinesi, eccetera. Ma non sono razzisti, sono esasperati.
- In Italia si può finire assassinati tre volte: di lavoro, di ingiustizia, di indecenza.
- I gufi che speravano in una rottura tra Matteo e Silvio si mettano il cuore in pace: il Nazareno è vivo e lotta insieme a noi.
- Nel 2012 in consiglio regionale emiliano-romagnolo bighellonavano diversi individui di dubbia correttezza e sicura inaffidabilità. La buona notizia è che con il nuovo Senato simili cialtroni - che si trovano in ogni consiglio regionale - potranno andare a far danni anche a Roma.
- A dispetto delle apparenze Alfano è ancora Ministro dell'Interno.
- A dispetto delle apparenze Civati ha avviato un percorso per fondare una nuova sinistra.
- I koala sono graziosi ma coltivano amicizie discutibili.
Viva l'estinzione (nostra, non dei koala).