Di mercoledì, di Anna Marchesini

Creato il 10 marzo 2012 da Flavialtomonte

sabato, 10 marzo 2012

Non ci posso credere, o meglio, non l’avrei mai pensato, che Anna Marchesini avrebbe scritto un secondo romanzo. Ma ci sto credendo perché non aspettavo altro. E adesso con un immenso sorriso stampato in viso regalatomi da Julia Roberts, apprendo la notizia dal programma tv di Fabio Fazio in cui è ospite e presenta il suo secondo libro fresco di pubblicazione.

Alla conferma dell’ordine de ‘Il terrazzino dei gerani timidi‘ non ci stavo nella pelle, attendevo il corriere come un bimbo aspetta il regalo sotto l’albero di Natale. Contavo i giorni, rispondevo al citofono sperando di sentirmi dire ‘Pacco!’ o qualcosa del genere.
Il libro non ha tardato ad arrivare, come io non ho tardato a leggerlo, ogni sera, quella meravigliosa opera letteraria era di fianco al letto, sempre in ordine sul comodino e pronta a regalarmi nuove emozioni pagina dopo pagina, al termine delle quali scrissi una sorta di recensione personalissima che tenni per me, che credo sia arrivato il momento di condividere con il resto del mondo, eccola:

Anna Marchesini secondo me (PDF – 368 KB)

E adesso, un secondo libro è un po’ come un secondo amore che ha bisogno dell’energia sufficiente per mantenere la fiamma. Come avete potuto notare, dall’estratto PDF pubblicato, quel libro è stato per me tra i più forti e passionali che io abbia letto in tutta la mia vita.
Del Suo secondo libro non so ancora niente, se non che si intitola “Di mercoledì” e che è uscito il 7 marzo, perciò mi limito a riportare la trama ufficiale:

Titolo: Di mercoledì
Autrice: Anna Marchesini
Editore: Rizzoli
Collana: La Scala
Pagine: 208
Prezzo: 17,00 euro
Anno: 2012

TRAMA 
È mercoledì quando la signorina Else, tremula spilungona dall’aria vagamente trasandata, sale carica di apprensione al quinto piano di un vecchio palazzo. All’interno 10 una coppia di psicoterapeuti accoglie nello studio i racconti delle vite degli altri, delle esistenze sensibili, oscure, inefficaci e corrosive nascoste sotto la crosta delle apparenze, figlie di una felicità perduta, mai cercata o di un’aspirazione assoluta. Un danno antico ha spezzato la vita felice della signorina Else; il suo tempo si è fermato a quel tempo memorabile, il pensiero ha assunto il passo del rimpianto. Bisognosa di simpatia, è incapace di farsi aiutare. Inaspettatamente attiva diviene durante una rocambolesca e clandestina avventura in un luogo dello studio sorprendente, da dove, al buio, si troverà a spiare l’esplosione ciarliera e appassionata di Zelda, una paziente dall’aspetto eccentrico, ridicolo, la cui grazia equina rivelerà un animo vibratile e realista. È una donna emotiva, carnale, densa e tanto vera! Dal dottore non va per sua volontà, depressa per procura del marito, si scopre divertente e così luminosa. La luce del buio del mistero illuminerà l’angolo scuro ed angusto dove Else si è ritirata a vivere. Le due donne diventeranno amiche in un tempo nuovo in cui l’esistenza estrema di Maria, la bellissima ragazza che abita all’interno 9, calerà la sua esaltante tragedia. Zelda ed Else sfiorano la storia tortuosa che Maria vive in un’ansia di assoluto, nella pretesa di liberare le emozioni dagli aspetti convenzionali, una tensione lirica che darà alla sua esistenza una tessitura tragica e sublime. Perché incerto è il tempo e il luogo della felicità.


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