Massimo Nava, editorialista e corrispondente per il Corriere della Sera da Parigi, è venuto a San Miniato, grazie all'amico Franco Polidori, e all'impegno di alcune istituzioni ed associazioni cittadine, a presentare il suo ultimo libro, "Infinito Amore", che narra di Napoleone e del suo esilio all'Elba, di cui quest'anno ricorrono i duecento anni.
Per i sanminiatesi, Napoleone Bonaporte è un concittadino, per essere venuto, prima di intraprendere la sua carriera militare, a San Miniato, dallo zio canonico Filippo Bonaparte, a prendere le patenti nobiliari per poter entrare nell'Accademia Militare Francese. Zio che tornò a trovare durante la sua campagna d'Italia, nel 1796, come rappresentato nel quadro realizzato da Egisto Sirri a fine '800.
Il prof. Mario Caciagli presenta l'autore, l'Elba e la storia narrata dal libro.
La sera del primo settembre 1814, una giovane donna sbarca all'isola d'Elba. È la contessa polacca Maria Walewska, arrivata in incognito per incontrare l'uomo che l'ha amata: Napoleone, in esilio sull'isola da qualche mese.
Si ritrovano per una notte, che trascorrono insieme sulle alture di Marciana Marina, nella tenda dell'imperatore.
È la notte dei ricordi, dei rimpianti, dei sogni struggenti. Napoleone si prepara a riconquistare la Francia, alla gloriosa e inutile impresa dei Cento giorni.
Maria, con il piccolo Alessandro, avuto da Bonaparte, ripartirà in una notte tempestosa per cominciare un'altra vita, breve e infelice.
Nel racconto toccante e suggestivo di un'ultima notte, l'imperatore e la bellissima Maria rivivono la loro vita di corsa, il primo incontro in cui lui la folgorò, l'orgoglio di lei quando fu lui a innamorarsi perdutamente, il loro inseguirsi per tutto l'impero, i momenti d'immensa felicità... e infine le scelte strazianti, le cocenti delusioni, l'incapacità di arrendersi alla Storia.
Nella notte stellata dell'Elba, Napoleone e la sua sfortunata amante si danno un ultimo bacio prima della riconquista di Parigi e della sconfitta di Waterloo.