Di nuove avventure, vongole felici e una ricetta: falafel nè fritti nè al forno

Da Labalenavolante

Cari aficionados, torno qui dopo un periodo di assenza… non mi sono dimenticata di voi, tutt’altro!!

Complice la primavera, mi sono dedicata alla semina e cura dell’orto e a un nuovo progetto.

Ve ne parlo anche se non c’entra con gli argomenti trattati solitamente sulla balenina. Oggi condividerò un pezzetto in più della mia quotidianità, fatta sì di cucina vegan, animaletti, ma anche altre avventure Spero vi faccia piacere!!
Insieme alla socia Sabrina (Don Chiscotte), soffrivamo la chiusura di diverse librerie nella nostra città, e soprattutto l’assenza di iniziative culturali per gli amanti della lettura. Anzichè lamentarci, a un certo punto abbiamo pensato di proporre noi per prime qualcosa. E’ nato così il Zenabooklovers!


Un incontro mensile aperto a tutti e gratuito, durante il quale parleremo di un libro, che sarà diverso ogni mese. Privilegeremo autori contemporanei, meglio se esordienti. A questo proposito, se avete suggerimenti, ecco la mail: info@zenabooklovers.it! Questo progetto ha una sua pagina FB e un sito, quindi a parte questa breve parentesi sulla balenina, per chi vorrà seguire le nostre avventure letterarie, ci troverete lì. Non abbiamo inventato nulla di nuovo, di gruppi di lettura ce ne sono molti in tutta Italia, ma nella nostra città mancava qualcosa di simile ed eccoci qui. Tiger ha messo gratuitamente a disposizione lo spazio per i primi incontri di aprile e maggio, mentre per la stagione estiva ci sposteremo in un luogo all’aperto

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Ecco, volevo aggiornarvi su quello che sto combinando… per chi mi segue su Instagram, saprete anche che ultimamente ho poca voglia di cucinare, sarà la bella stagione, di solito ogni anno in questo periodo mi assale una pigrizia cosmica!! Quindi più che altro pranzo con giganteschi frullatoni…

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…tuttavia, un libro che è mi saltato all’occhio grazie a una recensione di Annalisa, mi ha fatto tornare la voglia di cucinare.
Si tratta di Vongole felici, di Mavì. Se non la conoscete, ecco qui il sito, che vi invito a visitare.

Mi sono ritrovata molto nella sua filosofia, quella della cucina ecozoica, termine preso a prestito dal Manifesto per l’era ecozoica di Thomas Berry, e che sostiene una cucina sana, ecologica ed etica.

In particolare, mi è piaciuto come l’autrice abbia sottolineato più volte che la cucina vegan è sicuramente etica, ma possiamo fare qualcosa in più, oltre a non acquistare prodotti di origine animale: fare attenzione il più possibile che le verdure siano di stagione, a km 0 e biologiche.

La produzione agricola industriale usa infatti ingenti quantitativi di pesticidi, acqua, energia, a svantaggio del Pianeta e del rispetto dei suoi cicli naturali.

Del libro vi parlerò più approfonditamente in altra sede, nel frattempo volevo condividere con voi una ricetta che mi è saltata all’occhio tra tante: i falafel nè fritti nè al forno.

Ho subito pensato che questa ricetta andasse bene per me, visto che non uso friggere (sono davvero negata; il fritto me lo concedo piuttosto volentieri nelle sporadiche uscite sociali) e che l’inconveniente dei falafel al forno è che spesso si seccano, sgretolandosi… col metodo di Mavi invece rimangono soffici e compatte

INGREDIENTI:

(per circa 20 polpettine)

250 gr ceci secchi;

1 cipolla bio sminuzzata;

1 cucchiaino cumino bio;

mezzo cucchiaino coriandolo bio;

1 cucchiaino sale integrale bio;

1 cucchiaio farina di ceci bio;

Per la panatura:

2 cucchiai farina di mais bio;

olio di semi bio;

NB: rispetto all’originale ho aggiunto del prezzemolo, abituata a mangiare falafel dal colore verdino

Dopo aver messo a bagno i legumi una notte, si scolano e si tritano in un mixer insieme agli altri ingredienti. Ho aggiunto un cucchiaio di farina di ceci per addensare meglio l’impasto, per formare delle palline.

Ho messo a cuocere a vapore, per 15 minuti.

A termine cottura le ho passate nell’olio e poi nella farina di mais.

A parte far scaldare una padella con sopra un foglio di carta forno e sopra disporre le palline di falafel, da rosolare qualche minuto.

Volendo si possono poi passare nel sesamo e servire dentro piadine di mais, con insalata fresca, carotine, salsa tzatziki vegan, oppure in insalata