Di nuove estati e ulteriori traslochi

Creato il 26 luglio 2013 da Annagiulia @annagiuliabi

So di aver millantato un ancora inesistente DIY riguardo il lento ristabilimento delle condizioni psicofisiche ottimali a seguito di tre giorni di birra con 38° (praticamente, una versione estiva e aggiornata di questo), ma la realtà è che ben più impellenti urgenze mi hanno tenuta occupata.

Come guardare film italiani random, appartenenti al periodo 1914-ieri, ad esempio.

O fotocopiare acquistare volumi per un totale di circa 400 fogli A4, da inserire in valigia prima del rientro nella calda, insopportabilmente calda Torino.

O come prodigarmi in un ennesimo trasloco, che magari non lo sapete ma a luglio, a Pisa, fa caldo.

Soprattutto se non possiedi mezzi di locomozione propri, e la fermata degli autobus sul Lungarno è diventata un po’ come la tua seconda casa.

Ma come ho scritto alcuni giorni fa su Facebook, il vero problema non è il caldo, e nemmeno la pesantezza delle valigie colme di cose a caso.

Oh no, il vero problema di un trasloco estivo è l’inevitabile malvestitismo.

Fateci caso: traslocare d’inverno ha certo i suoi lati negativi, condizioni meteo in primis, ma grossomodo bastano una tuta e una giacca a vento e sì, si rischia di somigliare ad uno zarro di Torino Nord, ma tutto sommato si passa abbastanza inosservati e si conserva il decoro.

Ma l’estate, signori miei, l’estate è già di per sé la morte del buon gusto, figuriamoci se tutti gli indumenti sono rinchiusi in anguste valigie a rotelle.

Già stamattina sono riuscita ad arginare i danni con una canottiera che mi arriva quasi alle ginocchia e un paio di short ricavati da un jeans, ma ieri, mioddio ieri.

Credo che il modo migliore sia mostrare nella sua interezza lo scempio di cui mi sono resa responsabile.

Pregherei di notare la gonna plissettata abbinata a dei sandaletti nei toni del verde pastello e del nero, e dal tocco finale dato da una maglietta del pigiama color rosa antico.

Erano anni che non arrivavo a tanto, e meno male che questa città è piena di turisti che in quanto a malvestitismo mi battono mille a zero e forse potevo assomigliare ad una di loro.

Questa è la seconda volta in cui mi trovo a fare un trasloco estivo, e sebbene la prima volta ci fosse un camion a trasportare i miei preziosissimi averi, il consiglio resta uno solo: non fatelo.



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