Ieri sera ho raccontato la mia storia a Serena, era molto tempo che non ci tornavo su in quel modo. Ho cercato di essere sincero, il più possibile, perchè è l'unico modo in cui si possono raccontare le cose agli amici: loro capiscono e non giudicano, con loro si devono dire le cose come stanno, sempre.
Una cosa non le ho detto: che c'è stato un tempo in cui ho pianto molto, e che da un certo punto in poi non ne sono stato più capace. Lei in questo periodo sta soffrendo, e a volte si scusa per i suoi pianti; io le dico che no, che le lacrime devono uscire, è giusto che scendano quando premono per farlo.
Stamattina, mentre lei dormiva ancora, da solo sul divano, finalmente ho pianto:
La vita è strana, se sono le serie tv ad aiutarti a tirar fuori quello che provi. La vita è strana ed è piena di sorprese. La vita è bella.
Serena si è svegliata, ora; dice che anche stanotte ha fatto sogni strani. Me li racconta, sorridiamo.
Mi rendo conto che è molto tempo che non sogno, nelle mie notti agitate. Mi piacerebbe davvero ricominciare a farlo.
(in italiano, qui, ma ho pianto in inglese)