Di nuovo sulla"riforma" tremonti-gelmini.
Allora, ho un po' riflettuto su quanto scritto nel mio post del 30 novembre scorso riguardo alle proteste contro l'approvazione della riforma universitaria...
Devo ammettere che forse ho un po' esagerato a condannare certe modalità di proteste "estreme" quali il blocco dei treni... E purtroppo devo confermare che secondo me sono modalità di protesta sbagliate, nel senso che io non lo farei. Va però detto che tanti studenti protestano perchè, dopo aver deciso di "investire tutto il loro futuro" sulla formazione universitaria e sulla ricerca, si trovano appiedati con i tagli proposti dal Governo.
Perchè secondo me il vero punto è questo, se nella riforma ci sono anche cose condivisibili, e ci mancherebbe altro, l'idea di fondo è quella di tagliare perchè l'Università è un costo e non una risorsa. Mi può anche andare bene la parte sulla riforma e maggiore responsabilizzazione degli organi d'ateneo nella gestione degli atenei, per cercare di ottimizzare le risorse a disposizione degli atenei. Mi va bene (più o meno) come verranno reclutati i docenti... Però la cosa di fondo è un'altra: SI È PRIMA TAGLIATO IL PIÙ POSSIBILE CON UN DECRETO NEL LUGLIO 2008!!! Poi si sono aspettati oltre due anni per fare una "riforma" di quanto si era tagliato, senza dare nuove risorse ma solo promettendone di nuove, che non si sa quando arriveranno...
Tutto questo mi fa molto incazzare, certo non bloccherei i treni, meglio occupare la Torre di Pisa o la cupola del Brunelleschi. Ma non mi sento di condannare al 100% chi si sente fregato per il proprio futuro e sceglie forme di protesta che non condividerei...
Ah, se vi va di leggere il testo dell riforma in discussione al Senato la trovate qui. Per farvi un'idea...