di partiti, di capibastone, di primarie.

Creato il 24 gennaio 2012 da Cristiana

Rispondendo ad un commento su FB di un senatore che notava che a Rieti entrambi i candidati del PD hanno perso a favore di un giovane di 36 anni di SeL. Negli stessi giorni in cui il congresso del PD Lazio consacrava Gasbarra (anche a Rieti) con il 70% (quindi dando un’idea di unita’…argh), dicevo:

Un partito che sulla carta sembra compatto e invece non lo e’. Gasbarra avra’ 4 liste a sostegno, una per ogni componente che lo appoggia. Più’ altri due candidati ed uno escluso. Una frammentazione di almeno 7 parti. Nessuna maggioritaria, rappresentativa, capace di catalizzare le altre sulla politica. Cordate di fedelissimi alla catena gerarchica.Manuale Cencelli che dimentica ed esclude de facto il merito nella crescita politica.

E’ per questo che perdiamo. Chi ha molto consenso nel partito a volte non ce l’ha fuori.

Chi ha consenso personale dubbio (tante preferenze personali) ammazza il partito (pochi voti rispetto alla media nazionale) che pero’ ha tanti tesserati (a volte non proporzionali al consenso elettorale e nemmeno alla cittadinanza).

La dico ancora meglio. Zone con capi bastone fortissimi, circoli con tanti tesserati, numeri allucinanti (visti coi miei occhi) ma il PD a cifre ridicole.

Serve un segretario coraggioso. Anche di rottura. Ma che ci metta le mani.

Se non si capisce che la finta unita’ ci danneggia e danneggia il Paese, non andiamo da nessuna parte. Poi non lamentiamoci di Grillo.