Di Pasqua e di assenze - La mia prima Pasqualina

Da Giadamarchesi
Questo post doveva essere pubblicato venerdi, prima di Pasqua, poi il tempo è volato, e noi anche...a proposito di assenze e di Pasqua! Via verso le mie dolci colline Toscane.  Sono stata talmente assorbita che ho messo tutto da parte, pure il cervello ;). E mi ritrovo adesso, a distanza di diversi giorni a parlare di quel week end ormai lontano, e presa adesso dalla presenza della grande piccola cugina  british Micro di mandorlina (che ormai di mandorlina ha poco perchè trasformatasi in una bella e furbissima, testona, capricciosa, adorabile e impegnativa signorina quatreenne!) Quei giorni di vacanza toscana,  in effetti con un po' di stanchezza addosso considerato che erano solo 4 e le cose da fare erano tante dopo tre mesi di lontanza. Queste cugine che si vedono 2/3 volte l'anno erano stra-agitate,  tanto belle quanto stancanti! 
Questo è quanto!  Una Pasqua non all'insegna del cibo, ma degli affetti! Senza troppo cucinare...e...NO, non mi è mancato... lo ammetto, anzi, sottolineo che io e la cucina ultimamente non siamo molto affiatati, ci saranno altrettanti periodi silenzio!!
Ma torniamo all'argomento iniziale, le vacanze toscane -Pasquali; una domenica a pranzo fuori, in un posto che mi ha colpito il cuore. Per la pace, per il paesaggio, per la semplicita' raffinata, per l'ambiente intimo e sopratutto per il cibo, vero, toscano! L'Osteria "Il Gallo Giallo" a San Casciano, quanto mi è piaciuta!  Ed è piaciuta pure alle piccole perchè ha un bello spazio fuori dove poter correre e raccogliere "le margheritine". UN menu' contenuto e onesto, senza dover impazzire nella scelta, le giuste quanita', una cucina tradizionale toscana con un pizzico di fantasia, dai classici antipasti con crostini e taglieri ai pici con la gota, ravioli di bufala e fusilli alla norcina poi i classici secondi tra cui la famosa fiorentina. Eccellente. Almeno per me ;) Ma appunto quello che mi ha colpito tanto è stato il servizio e l'ambiente raccolto, rustico ma raffinato. Insomma  un paio di ore trascorse felicemente e piacevolmente in una giornata fortunata e baciata dal sole.



Dopodichè una passeggiata al bellissimo "giardino delle rose" sotto al Piazzale Michelangelo a Firenze e la serata è continuata nell'allegria di una merenda-cena con la mia famiglia, tra zii, cugini, piccole pesti.... =)) Con una quantita' di mangiarini dall'aspetto buonissimo, ma che, aime', il mio stomaco ha rifiutato ;) Solo "un'assaggino" (chiamiamolo cosi'...) di dolci e the'
Questa è la mia prima Torta Pasqualina, che gradisco ma senza troppa euforia,  preferisco  di gran lunga  questa, la Torta d'Erbe.
Ma La torta Pasqualina è da sempre è una di quelle ricette che voglio provare.
E la cosa che mi ha incuriosito di piu' è stato il procedimento e l'uso della cannuccia che ho scoperto grazie a lei, La Cucina di Piccolina.
Le dosi e il procedimento della pasta l'ho preso paro paro dalla sua  ricetta,
Le trascrivero' ma  andate a vedere da lei!!
Il ripieno è il classico ma a modo mio.

La Torta Pasqualina
Per la pasta:
  • 300 gr di farina 0
  • 30 gr di olio extravergine di oliva
  • 1/2 bicchiere di vino bianco secco
  • 1/2 bicchiere circa di acqua
  • 1 pizzico di sale

Per il ripieno:
  • 500 gr di bietole
  • 200 gr di ricotta
  • 40 gr di parmigiano grattugiato
  • sale
  • 1/2 cipolla
  • noce moscata
  • 3 uova

Per la pasta e il procedimento vi rimando qui a La Cucina Piccolina
Lavare e pulire le bietole.
Cuocerle in un tegame con olio e la cipolla affettata finemente facendo in modo che si asciughi tutta l'umidita', poi lasciar raffreddare.
Nel frattempo mescolate la ricotta con il parmigiano, la noce moscata, sale e pepe.
Tritare grossolanamente le bietole una volta cotte e unirle al composto di formaggi.
A questo punto ungete una teglia, tirare una delle palline di pasta in una sfoglia sottile e adagiarla nella teglia poi ungete la sfoglia con un pennello e sistematevi sopra la seconda sfoglia stesa, facendo debordare i bordi.
Versate sopra il composto di bietole e ricotta.
Poi con il dorso di un cucchiaio fate tre incavi che serviranno per le uova. Rompete le uova e sistematele negli incavi. Salate, pepate e versate un po' di olio.
A questo punto tirate le altre sfoglie, sottilissime, facendo attenzione a non romperle (anche qui vi riporto alle sue spiegazioni per il procedimento, sicuramente piu' chiare).
Con la prima coprite il ripieno facendola debordare dai lati. Ungere bene di olio la superficie con un pennello facendo attenzione a non rompere le uova sotto. Appoggiare la seconda sfoglia, ungere bene, inserire al bordo una cannuccia e soffiare delicatamente fra uno strato e l'altro di pasta, sigillare immediatamente in modo che non si sgonfi. Coprire con la terza sfoglia delicatamente e formare il cordoncino del bordo.
Infornare a 180° per circa 30/40 minuti (nel mio forno).
Appena sfornata spennellare la superficie con olio.


A presto!!


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