Poche settimane fa Di Pietro dichiarava che se la situazione e il governo non cambiavano ci sarebbe scappato il morto.
Quelle affermazioni come dichiarato non sono state fatte perchè il leder dell' Idv è a capo di una fazione terroristica armata è sicuramente non erano una minaccia verso nessuno ma solo una presa di consapevolezza, dovuta ad un analisi della situazione attuale.
Da "buon osservatore" aveva capito che questa mancanza di speranze verso il futuro, questa precarietà di valori e di lavoro può alimentare risentimenti rabbiosi e che quindi bisogna agire nel cambiamento per evitare che l'indignazione si trasformi in violenza.
Queste affermazioni di lucidità statistica potevano far pensare che dopo la giornata del 15 ottobre, avrebbe ripreso l'argomento scagliandosi ancora con più forza contro le reali motivazioni sociali che hanno causato le violenze.
INVECE NO ! Ha riproposto la LEGGE REALE .
La legge reale è una disposizione del 1975, dell' allora ministro Oronzo Reale, che autorizza la polizia ad USARE LE ARMI, contro i manifestanti e la custodia preventiva anche in totale mancanza di reato.
Secondo me il signor Di Pietro è un gran frequentatore del web, qualche settimana fa vedendo i commenti e le numerose adesioni al popolo degli indignati ha voluto diventarvi un paladino, esternano frasi come "potrebbe scapparci il morto" e la colpa sarebbe solo di questo sistema ormai arrivato alla fine.
Poi Il 16 ottobre leggendo che l'indignazione si era spostata verso i violenti, ha cambiato volto, diventando giustiziere, non più verso la società e le situazioni che hanno creato il problema ma verso le persone, proponendo una legge da sistema dittatoriale e non da Democrazia Dei Valori.
UN UOMO E DUE FACCE.
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E' forse la violenza l'unica soluzione ? Forse si ? Roma 15 ottobre 2011