Di Pietro, il maresciallo dimenticato
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La donna aveva chiesto un’integrazione del trattamento economico al ministero dell’Interno, riconosciuta in un primo momento dal Tar e bocciata invece dalla sentenza del Consiglio di Stato emessa lunedì scorso.
È da anni che la signora, col supporto dell’associazione di cui fa parte, si batte perché ai parenti delle vittime del dovere siano riconosciuti gli stessi benefici di cui godono le famiglie delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata.
Piccoli passi verso il riequilibrio delle proporzioni sono stati ultimamente compiuti in termini legislativi, ma non bastano, sostengono i familiari di chi è stato ucciso o ferito dalla malavita comune.
Tratto da www.ecodibergamo.it